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Torniamo a parlare di rifiuti

CRONACA - 06 04 2018 - Ivan Bormolini

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Dopo la pubblicazione delle foto inviateci da un lettore, che mostravano cestini strabordanti di rifiuti nella zona del parco delle Torri, torniamo sull'argomento.

Nella giornata di mercoledì, intorno all'ora di pranzo, ho fatto un piccolo giro per Tirano, documentando con foto la situazione.

Tutto, in merito ai cestini sembrava essere in ordine. E' chiaro però, che in una città che si definisce giustamente a vocazione turistica, certi spettacoli, come appunto quelli segnalati dal lettore, non vanno mostrati.

 

Le soluzioni in tal senso potrebbero essere due: o anche nei prefestivi, soprattutto come l'ultimo che introduceva al ponte di Pasqua, l'azienda addetta predispone un servizio straordinario di raccolta esclusivamente dedicato ai cestini, oppure, come suggeriva il nostro direttore, si potenzi la collocazione degli stessi cestini.

Tutto al fine di non vedere certe degradanti scene, che sono comuni a molti luoghi di Tirano.

Cosa può pensare un turista che arriva in piazza delle Stazioni, oppure transita per le vie di Tirano per un giro vedendo simili scempi?

 

E' chiaro che non si vuole far nessuna polemica, né contro l'amministrazione comunale né contro l'azienda che gestisce il servizio della raccolta dei rifiuti, ma in questo caso una soluzione va individuata.

Trattandosi del parco delle Torri, è lecito anche pensare che l'attuale presenza delle giostre della famiglia Rodighiero attiri molti giovani spesso non inclini al rispetto del decoro urbano.

Inoltre, l'area è spesso meta di fermata di bus turistici e camper, che soprattutto nei fine settimana vi stazionano.

Proprio per questi motivi sarebbe necessario far trovare sempre i cestini vuoti, oppure collocarne dei nuovi.

 

Mi sorge però spontanea una domanda, ma siamo sicuri che noi stessi cittadini tiranesi rispettiamo le regole in termini di conferimento dei rifiuti?

C'è qualcosa che non va; mi è capitato spesso di vedere cestini che contengono sacchi neri provenienti dalla raccolta indifferenziata che ognuno fa nella propria abitazione, oppure succede di osservare come questi pubblici contenitori siano colmi di sacchetti con le lordure dei cani.

A quanto pare, almeno nel primo caso, si manca di doveroso senso civico. I sacchi neri vengono ritirati secondo apposito calendario, consultabile anche sul sito internet del nostro comune. Se il contenuto di questi non aggrada e proprio non si può aspettare il giorno di ritiro prestabilito, ricordo che l'area per la raccolta differenziata del comune di Tirano è sempre aperta anche per queste esigenze. Le regole sono ben scritte all'ingresso del sito stesso ed un tornello ne consente l'accesso.

E' inutile mettere un sacco nero, contenente, rifiuti indifferenziati, in un cestino pubblico, questo occupa solo abbondante spazio rubato alla reale utilità che deve essere fruibile a tutti.

Gettare poi a terra vicino al cestino, è assolutamente condannabile, magari basterebbe fare qualche passo in più per trovare una soluzione più consona che rispetti il decoro della città.

 

Stessa cosa avviene per le campane dove si conferisce il vetro. Troppo spesso ci si appella al fatto che vengono svuotate raramente. Non è vero. E' però vero che qualcuno, preso dalla fretta, non si preoccupi del fatto che la campana scelta è perfettamente in grado di accogliere anche il suo vetro. Vedere sacchetti pieni di bottiglie, o altre tipologie di vetro, magari vetri rotti, davanti alle aree predisposte non è certo un bel vedere. Che dire, a volte la fretta è cattiva consigliera, anche se anche in questo caso e lo ripeto, l'area del Foro Boario è accessibile per ogni bisogno.

 

Mi permetto di dare un suggerimento agli organi competenti in materia: in piazza Unità d'Italia, appena prima dell'ingresso della scuola Angelina Vido, vi è una di queste campane per la raccolta del vetro. Per l'incolumità degli alunni, non sarebbe positivo trovare una locazione migliore? Magari presi dall'incontenibile voglia di esplorare, questi nostri ragazzini, trovando vetri a terra e quindi non sistemati nell'apposito contenitore, potrebbero farsi del male.

 

Sul tema delle deiezioni animali, del nostro fedele Fido, apprezzando coloro che raccolgono le lordure, devo sensibilizzare sul fatto che la città è carente di adeguati contenitori nel quale vi si possano conferire le stesse, che a mio avviso non sono e non devono essere i cestini pubblici. Sono pochissimi gli spazi di raccolta adatti a tale esigenza; anche per questo, si dovrebbero identificare più consone soluzioni.

Qui un ulteriore appello va fatto a certi padroni dell'amico a quattro zampe: mi capita spesso, transitando per certe vie di Tirano, di vedere deiezioni canine sui marciapiedi, oppure nei parchi. Anche i residenti delle zone in questione hanno messo dei cartelli al fine di sensibilizzare, ma nulla. C'è ancora qualcuno che si ostina al non rispetto delle regole... E, scusatemi, non è colpa di Fido, Laica oppure Rochi, ma della poca o nulla sensibilità e rispetto verso gli altri da parte del padrone.

 

Che altro aggiungere, vedere in giro sacchi neri, gialli o azzurri, anzitempo, oppure nelle date sbagliate di conferimento non aggrada né il cittadino né il turista.

Sui mozziconi? E' sbagliato gettarli a terra, ma solo in poche zone di Tirano vi troviamo adeguati contenitori o posacenere. Giudico positiva la soluzione adottata in viale Italia, ma questa denota un senso estetico che certo mal si abbina col nostro storico viale. E per il resto della città che fare?

 

Comunque, prima di formulare appelli all'amministrazione comunale e ad altri, come dicevano i nostri avi, “impariamo a guardarci giù davanti”, forse contribuiremo tutti ad avere una città più bella e pulita anche in tema di rifiuti.

 

Ivan Bormolini

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