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La bella regola del buon tacere: l'emergenza urgenza ed il pronto soccorso

CRONACA - 26 03 2019 - Ivan Bormolini

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/Ospedale Morelli mezzi di terra e dell'elisoccorso in azione

(Di Ivan Bormolini) Poco tempo fa ero in'edicola e tabaccheria per il solito quotidiano e per quel viziaccio di fumare.
Volava piuttosto a bassa quota il velivolo dell'elisoccorso; mi sono detto: "Speriamo non sia successo qualcosa di grave nelle vicinanze". 
Un altro avventore dell'esercizio, con tono a dir poco sprezzante ha affermato ad alta voce che l'elisoccorso vola spesso per niente, aggiungendo, che a suo avviso anche le ambulanze, di tanto in tanto suonano per nulla e tanto per mettere la ciliegina sulla torta ha criticato le lunghe code quando ci si reca al pronto soccorso.
Queste affermazioni, a cui non hanno trovato seguito risposte da due altri clienti, compreso il sottoscritto, mi hanno fatto venire voglia di chiedere a questo signore alcune cose, ma poi ho pagato il mio conto e me ne sono uscito, piuttosto incredulo davanti a parole che derivano sicuramente dall'ignoranza e quindi dalla non conoscenza.
Certo se costui, così sapiente nel giudicare e sparare sentenze, si fosse trovato davanti un operatore del servizio di emergenza ed urgenza, oppure un medico di qualsiasi categoria forse a qualche domanda avrebbe dovuto rispondere.

 

Della serie:  “Lei è forse in grado, casistiche alla mano, di dirmi quando e perchè l'elisoccorso vola per niente con tanto di equipaggio addestrato a bordo,  sa elencermi con certezza quando le aubulanze presenti sul territorio suonano senza motivo, oppure illustrarmi, magari su esperienze personali, di casi di intasamento del pronto soccorso e soprattutto il perchè si verificano a volte code in tale reparto?"
Avrei riso davvero tanto se questo siparietto avesse avuto luogo, perchè sono convinto che parlare, anzi sparlare è facile, ma poi nel concreto spesso si da solo aria alla bocca. Sono certo poi che quell'uomo dalla facile favella non sappia nemmeno la differenza tra i codici di accesso al pronto soccorso, oppure il significato del termine Triage, ovvero cernita smistamento.

 

Voglio ribadire a quest'uomo, che sicuramente per sua fortuna non ha mai avuto bisogno di tali mezzi di soccorso, sia di terra che in volo, oppure del servizio del pronto soccorso la mia opinione.
In primo luogo, tutto il personale che si trova ad operare in questo delicatissimo e spesso rischioso settore sanitario, è altamente addestrato e capace di far fronte a qualsiasi evento clinico o incidente.
Lo stesso vale per tutto il personale medico ed infermieristico che opera in pronto soccorso. Ho l'asssoluta certezza che la macchina organizzativa che si mette in moto in caso di chiamata, spesso, prorio per tempestività e professionalità, faccia la differenza tra la vita e la morte di una persona. 

 

Nella nostra valle, che presenta un terittorio montano molto ampio la presenza dell'elisoccorso è fondamentale, sia di giorno che di notte. Ben vengano dunque altre opere come la piazzola di atterraggio di Tirano, che consentono a questo velivolo di atterrare e decollare in estrema sicurezza ed in perfetta sinergia con gli equipaggi di terra.
La scorsa settimana, per un trauma successo a mia figlia, ho dovuto accedere al pronto soccorso dell'ospedale Morelli di Sondalo.
Come tutti ho suonato l'apposisto campanello e un infermiera ha effettuato la registrazione e quindi, stabilito il codice di accesso.
Gentilmente l'operatrice ci ha chiesto di avere un po' di pazienza, perchè in quel momento si stavano trattando alcuni casi piuttosto complessi. Così come altri, ci siamo così accomodati ed atteso il tempo necessario con tanto di borsa del ghiaccio sulla frattura.
Nel frattempo, oltre a chi era già in attesa con Codice Verde, si sono aggiunte altre persone con problematiche evidentemente classificate con la stessa valutazione. 

 

Nel giro di poco uscivano dal percorso prestabilto, barelle con pazienti in condizioni ben più critiche, dirette con assoluta celerità da infermieri e barrelieri, verso il reparto di Diagnostica per Immagini, oppure verso i reparti per un ovvvio ricovero. 
Altre ambulanze in arrivo, ne ho contate due nel giro di poco più di mezz'ora. Ancora emergenze ed ancora attesa.
Nel mio modo di vedere le cose, con tutta calma ho pensato che i tempi si allungavano ancora, ma vedendo quelle barelle con persone attaccate a varie macchine e la velocità con cui venivano condotti all'interno del pronto soccorso, ho sperato per il bene futuro della loro salute.
Altri hanno iniziato a spazientirsi, sbuffare e commentare sulle tempestiche di attesa. Ho ascoltato, senza commentare, poiché era palesemente evidente la motivazione per cui, casi clinici meno gravi dovessero attendere e rimanere dietro Codici Rossi o Gialli. 
Nel frattempo, quando evidentemente le casistiche più gravi erano state curate è arrivato il nostro turno, visita del medico, successsiva lastra al polso e visita nel reparto di Ortopedia.
Giunti nel reparto di Diagnostica per Immagini, c'è stato da attendere non molto. Nel frattempo sono uscito, mentre mia figlia rimaneva con mia moglie. 

Ecco atterrare un altro equipaggio dell'elisoccorso, pronta l'ambulanza sulla pista, il paziente o la paziente è stata trasferita a bordo e condotta in ospedale. Un'azione sinergica durata ben poco tempo, proprio dove la tempistica può fare la differenza, magari tra la vita e la morte.
Per quanto riguarda il caso di mia figlia tutto si è concluso con l'ingessatura del polso e le successive dimissioni.

 

Ma perchè vi ho raccontato tutta questa storia?
Siamo sin troppo abituati a lamentarci di lunghe attese nei pronto soccorsi. Sta pure prendendo il vizio di prendersi la briga di denunciare il tutto sulla stampa, per fortuna poi le risposte delle Aziende Sanitarie, vanno a smentire futili lamentele. Addirittura in alcune realtà ospedaliere, si arriva a insultare medici ed infermieri, senza magari rinunciare all'uso delle mani. Oppure ancora distruggere indispensabili, quanto costosissime strumentazioni mediche. La collera per l'attesa non è in alcun modo giustificata e caso per caso, dovrebbe essere penalmente persegiubile con giuste e severissime pene. 
Esistono come già detto Codici Rossi, Gialli, Verdi e Bianchi ( questi ultimi soggetti al pagamento del Ticket ), sulla base di questi stabiliti dal Triage, si attende il proprio turno. Punto e basta, il tutto inoltre e ben sancito a caratterri cubitali ed in varie lingue, su apposiste e ben visibili bacheche. 
Le regole sono regole e vanno rispettate, senza turbare in alcun modo l'operatività di medici ed infermieri.
Mi si potrebbe obiettare, che se vi sono così tanti casi si dovrebbe assumere più medici addestrati a lavorare in pronto soccorso, questa potrebbe essere una giusta osservazione. Ma recenti statistiche ed affermazioni di primari di questi reparti dicono che è oggi difficilissimo trovare medici che vogliano dedicare la loro professionalità in questo settore. Secondo voi un perchè ci sarà? Ovvio che si.

 

Volevo poi dare una risposta all'avventore di quella rivendita di giornali e tabacchi che vi ho citato all'inizio.
Dire che l'elisoccorso a volte per niente, oppure le ambulanze azionano le sirene per poco, è una vera e proria fandonia, detta tanto per alimentare il fuoco delle inutili polemiche. L'uso di questi mezzi ha dei costi molto elevati, farli volare per nulla, oppure dar voce alle sirene di un'ambulanza o automedica per niente non ha senso, in un momento in cui è indispensabile calcolare ogni centesimo di spesa al fine di garantire al cittadino il giusto ed irrinunciabile servizio, tanto per l'impiego dei mezzi di soccorso, tanto per l'accesso anche in caso di autopresentazione al pronto soccorso.
Sarebbe bene che si applicasse sempre la regola del buon tacere... Ed usare più spesso quella del buon riflettere prima di parlare senza alcuna cognizione di causa.

 

Ivan Bormolini

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