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Inaugurare, un termine importante per Tirano

CRONACA - 19 10 2018 - Ivan Bormolini

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(Di Ivan Bormolini) Cosa vuol dire inaugurare? La parola ha molti significati tra i quali: aprire al pubblico, celebrare un inizio, oppure ancora dare il via ad una nuova struttura o un'istituzione e non ultimo avviare una fase nuova e ben accetta.

Se guardiamo alla nostra nazione, in tema di opere pubbliche, in questi ultimi anni si è inaugurato ben poco. Mi viene da pensare al termine contrario di inaugurare ovvero non concludere o peggio ancora chiudere.

 

Qualche mese fa, si parlava addirittura di non proseguire grandi opere già in corso, oppure immediatamente cantierabili, già finanziate dal precedente Governo e messe in seria discussione da quello attuale.

Da cittadino mi domando, se per il bene del Paese e della sua economia, tutto questo sia fattibile. Credo proprio di no. Sono infatti convinto che molte opere pubbliche, di strategica importanza, non solo per l'Italia ma per altre nazioni confinanti, che ben prima di noi hanno dato esempio di grande lungimiranza, non vadano in alcun modo messe in dubbio.

 

Si continui ciò che altri hanno iniziato, si concluda e si inauguri. Si dia il via a nuove opere fondamentali, senza se e senza ma.

Restringo il campo, arrivo a Tirano, la nostra città. Con soddisfazione, sabato sei ottobre, ho partecipato all'inaugurazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco, con annesso eliporto, in località Piazzun a Tirano.

Osservando la struttura, progettata secondo quelli che giudico ottimi criteri, funzionali e ambientali, ho ascoltato le parole dei vari protagonisti, politici e non, che hanno reso fattibile questa inaugurazione.

 

Negli interventi, che si sono susseguiti prima del taglio ufficiale del nastro, ho colto un filo comune, ovvero: “Mentre in altre parti del paese si chiude, si limitano servizi indispensabili per la cittadinanza, a Tirano si inaugura”.

Se ci pensiamo bene queste affermazioni, sono di importantissimo valore per la città e per l'intero comprensorio, dove si guarda ai bisogni reali della popolazione e di un vasto territorio montano, che per forza di cose, statistiche e numeri, non si coniuga per nulla con quello dei grandi centri urbani.

 

Ed ecco che alla parola inaugurare, ve aggiungo altre due ovvero “unità d'intenti”.

Se tra Comune di Tirano, Comunità Montana, Provincia, Regione e non ultima la Fondazione Cariplo, attiva protagonista mediante il bando Progetti Emblematici, assieme ad altri Sindaci del mandamento, non vi fosse stata unità d'intenti e visioni strategiche, di certo oggi non saremo qui a parlare dell' inaugurazione di una nuova caserma.

 

E concludo su questa bella pagina di storia tiranese, che affonda le sue lontane radici, nella fondazione della Compagnia Pompieri Zappatori di Tirano, ideata nel 1854 da Giovanni Visconti Venosta in collaborazione con il conte Ulisse Salis, con una altrettanto bella affermazione della neo Comandante dei Vigili del Fuoco Provinciale Ingegner Marcella Battaglia.

La Comandante Provinciale, che ha è subentrata all'Ingegner Giuseppe Biffarella, il quale con altri validi collaboratori ha creduto molto in questa nuova locazione, ha definito il nuovo sito come baluardo di sicurezza e valore aggiunto per il territorio.

 

Ora voglio entrare nel merito di un'altra importante questione, la tangenziale di Tirano. Giovedì undici ottobre vi è stato l'atto esecutivo di approvazione dalle tangenziale, con relativa copertura economica. Il tutto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Credo che moltissimi cittadini abbiano colto con favore questa buonissima notizia, ed io personalmente ho pensato ad una prima inaugurazione, si pur solo sulla carta. Una carta istituzionale che vale oro, dopo anni in cui si è lottato per avere questa indispensabile arteria e dopo periodi dove si diceva che la tangenziale di Tirano, era un sogno destinato a rimanere nel cassetto.

 

Nell'attesa dei passaggi successivi e in un futuro, nel pensiero di tagliare il nastro che aprirà ufficialmente la tanto sospirata tangenziale, penso ancora al termine inaugurare.

Individuo la parola come, “avviare una fase nuova”. Si, perché la tangenziale, darà il via ad una nuova visione della città.

Questa, privata in larga parte dal grosso del traffico di macchine e mezzi pesanti, costituirà una vera e propria fase nuova.

Una cittadina, già al centro di una buonissima affluenza turistica, che negli anni avvenire potrà acquisire ulteriori valori aggiunti. Ridurre il tasso di agenti inquinanti, rivivere il nostro bello e storico viale Italia, in una concezione del tutto diversa da quella di oggi.

 

Immaginiamoci una passeggiata proprio sul viale, o nelle altre zone centrali, con poco traffico, limitato smog, oppure senza quell'ormai insopportabile inquinamento acustico. Ne gioveremo come cittadini ed anche i turisti, visitando Tirano potranno avere il ricordo,di una bella cittadina, che diverrà sempre più una piccola perla incastonata nel cuore delle Alpi.

Inaugurare dunque una nuova Tirano, magari in futuro pensando alla riqualificazione delle due piazze principali le quali oggi, pur avendo assunto nei secoli precedenti, valore di grandi luoghi storici ed artistici, oggi sembrano desiderose di tornare ai vecchi tempi.

Un po', di questa futura nuova città, la dobbiamo ridisegnare anche noi tiranesi. Siamo sin troppo abituati, e direi malamente, a muoverci con un uso prevalente dell'auto, anche per piccoli spostamenti. Personalmente, se non per estrema necessità, preferisco usare la bicicletta, ecco che una città futura, anche la bicicletta potrà divenire sempre più fattibile come mezzo di spostamento.

 

Approvo senza alcuna remora il progetto di mobilità urbana sostenibile ideato dall'Automobilistica Perego Spa, in collaborazione con l'amministrazione comunale. Auspico che questo bel pulmino rosso, in un futuro anche immediato, possa divenire motivo di ufficiale inaugurazione. Mi pare un iniziativa davvero notevole, sotto molteplici aspetti. Non un servizio qualunque, studiato a caso, ma una notevole opportunità.

E qui termino, queste mie esternazioni, che derivano da una persona che ama la sua città, con un affermazione sull'area Foro Boario.

E' bene che siano giunti i fondi per eliminare lo scempio amianto e per rivedere, questa bella porta d'accesso a Tirano, con una nuova visione. Inaugurare anche questo è fattibile... Finalmente!

 

Ivan Bormolini

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