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Addio Gigi Riva, mito generazionale

SPORT E TEMPO LIBERO - 24 01 2024 - Guido Monti

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/locandina del docufilm sulla vita di Gigi Riva
locandina del docufilm sulla vita di Gigi Riva

La scomparsa di Gigi Riva, autentica leggenda del calcio italiano, ha rattristato tutti gli appassionati del football e in particolare chi, come me, in gioventù ne ha ammirato le impareggiabili gesta.

 

Nella mia memoria non emerge un attaccante puro altrettanto forte e decisivo, per me un vero e proprio mito in cui mi riconoscevo non foss'altro perché, a mia volta mancino di piede, da ragazzo ho giocato a pallone nel suo stesso ruolo. Ma al di là della grandezza sportiva di 'rombo di tuono' - com'era soprannominato, - è stato il suo spessore umano a farne un personaggio unico e ineguagliabile.

 

Erano altri tempi, d'accordo, ma Riva seppe resistere alle lusinghe delle ricche società del nord per rimanere fedele al Cagliari, squadra della sua città adottiva che poi è diventata per lui la residenza definitiva. Era stata un'intera regione, la Sardegna, ad identificarsi nel calciatore e a considerarlo come un elemento di riscatto sociale. Ancora adesso ho vive le immagini di pastori della Gallura piuttosto che di contadini del Campidano che il giorno della conquista dello storico scudetto isolano, nel 1970, festeggiarono il successo con una partecipazione e una felicità indescrivibili. Una celebrazione però misurata e non sguaiata, così come sobrie e contenute sono state le manifestazioni di cordoglio espresse dal popolo sardo all'indomani della morte del campione che meglio l'aveva rappresentato.

 

Il carattere schivo e schietto di Riva si era ben amalgamato con quello dei sardi ed è probabilmente questo il motivo della scelta di vita compiuta da un ragazzo orfano dei genitori, venuto dalla Lombardia in una terra sconosciuta e inizialmente giudicata poco attrattiva. In realtà Gigi si è poi scoperto più sardo dei sardi stessi, coi quali ha condiviso gioie e dolori della vita. Purtroppo personaggi del suo stampo oggi non ne esistono più e se ci sono rappresentano comunque un'eccezione, dunque anche per tale motivo non nascondo che i miei occhi si sono velati di commozione rivedendo le immortali riprese del glorioso passato sportivo di Giggirrivva, come  lo chiamavano i sardi che tanto lo hanno amato. Grazie per tutto quello che hai donato alla mia generazione, Gigi Riva, e riposa in pace.    

 

Guido Monti

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