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Lavoratori stagionali in arrivo dall'estero: in Valtellina saranno impiegati nella viticoltura e nella frutticoltura

ECONOMIA E POLITICA - 20 03 2024 - Redazione

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato l'imminente arrivo di quasi 90.000 lavoratori stagionali provenienti dall'estero, in risposta alla crescente domanda di manodopera nei settori agricoli italiani. Il "click-day" per la presentazione delle richieste di nulla osta è fissato per il 25 marzo 2024.

 

Secondo le disposizioni del Decreto Flussi, delle 89.050 posizioni disponibili per il lavoro subordinato stagionale, un significativo numero sarà destinato a Valtellina e Valchiavenna, dove l'impiego si concentrerà principalmente nella viticoltura e nella frutticoltura.

 

L'analisi condotta dalla Coldiretti Sondrio rivela che circa 22.314 lavoratori stranieri, provenienti da diverse parti del mondo, hanno regolarmente trovato impiego nel settore agricolo italiano, contribuendo significativamente alla produzione nazionale. Questo dato rappresenta il 10% dei lavoratori agricoli extracomunitari in Italia.

 

Il presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini, sottolinea l'importanza di questi lavoratori stagionali, che spesso collaborano con le aziende agricole italiane da anni. La crescente necessità di manodopera straniera è dovuta alla carenza di lavoratori italiani e alle esigenze stagionali delle diverse colture e produzioni agricole.

 

Coldiretti evidenzia la necessità di figure specializzate come trattoristi, serricoltori e raccoglitori di frutta e verdura, oltre alle opportunità offerte dalla multifunzionalità agricola, che include la trasformazione aziendale dei prodotti, la vendita diretta e l'agricoltura sociale.

 

Il decreto triennale sui flussi d'ingresso legali in Italia per il triennio 2023-2025 mira a garantire una gestione più efficiente della disponibilità di manodopera straniera, con un aumento progressivo delle quote annuali per il lavoro stagionale agricolo. Questa misura è stata accolta positivamente da Coldiretti, che sottolinea l'importanza di assicurare alle imprese agricole la certezza di poter disporre di lavoratori regolari e di contrastare la concorrenza sleale.

 

Il decreto potrà essere integrato annualmente per rispondere alle necessità emergenti, mantenendo un focus sul soddisfacimento del fabbisogno nel settore agricolo e della pesca, oltre all'assistenza familiare.

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