Natura protagonista sul Bollettino del Santuario

In Santuario di Madonna di Tirano è disponibile il “ Bollettino “ n° 4/2020 Luglio – Anno XVII . Generalmente sulla copertina dei periodici dei Santuari e delle Parrocchie appaiono figure di Madonne, Santi, chiese e in genere opere d’arte di carattere religioso Questa volta, forse in via eccezionale, appare una meraviglia della natura. Per comprendere ciò che dirò è indispensabile avere tra le mani il “bollettino“, che con la sua elegante impaginazione e i contenuti rende ancor più splendida e significativa la copertina. Se ciò che leggerete non vi trova in accordo vi pregherei però di pazientare e continuare la lettura sino in fondo. Sono convinto che, dopo aver meditato per bene, è probabile che troverete una qualche punta di verità nello scritto. Ripeto, tantissime volte ho trovato in copertina del “bollettino“ il volto della Vergine Maria, altre volte immagini del Santuario e delle opere d’arte in esso contenute, oppure foto di avvenimenti religiosi ma questa volta è apparsa un’ immagine della Natura. Se non vi annoiate, possiamo guardarla insieme.

Vedete in primo piano dei sassi lisciati dall’acqua che da tempo immemorabile scorre e travalica nello stretto alveo pietroso. L’acqua che scorre all’inizio del ruscello è limpida e del colore del cielo, poi si fa spumeggiante cadendo tra i sassi e infine si calma tra rocce frastagliate. Vedete sul bordi del ruscello dei fiori e dei cespugli d’erba e più innanzi un fitto bosco . Quei sassi lisciati dall’acqua ormai non hanno più nessuna asperità, l’acqua li ha resi tondi e docili con il fluire del tempo. Non assomigliano forse al nostro trascorrere della Vita che con il passare degli anni tra mille sofferenze e alcune gioie hanno plasmato il nostro carattere e siamo diventati meno aspri e più inclini ad accettare i mali della Vita con più serenità e giudizio? Vedete quell’acqua del ruscello che a monte scorre calma poi si frange sui sassi e rimbalza innumerevoli volte ossigenandosi, purificandosi e infine si cheta silenziosa tra le rocce frantumate. Non è forse l’immagine della nostra Vita tra la gioventù e la vecchiaia? Prima eravamo bambini sereni e innocenti come acqua cheta e purissima , poi uomini e donne magari nervosi e iracondi, pronti a scalare il successo e accumulare beni tra mille rogne e mille pensieri come l’acqua spumeggiante , e poi eccoci da vecchi diventati quieti e meditativi per le tante batoste ricevute sul groppone e senza forza come l’acqua che si disperde a valle tra i sassi.

Docili e ubbidienti poiché quando siamo vecchi e malandati siamo più disposti a chiederci lo scopo della nostra esistenza, a frequentare le chiese e magari ad inginocchiarci per implorare misericordia come il “ buon ladrone “. Vedete gli splendidi e rosei fiori sul bordo del ruscello cresciuti tra la frescura delle acque ? Non è forse l’immagine del fiorire della nostra famiglia tra figli o nipoti, fiori irrigati dal ruscello di una vita spesa bene ? E più in là vedete il bosco dove c’è posto per il silenzio e la meditazione, luogo del buon ritiro per pregare Dio sul limitare della nostra Vita perché ci dia una morte senza dolore e senza rimorsi . Questa copertina può portare serenità nei cuori perché mostra la bellezza del Creato che , io credo, sia anche un riflesso del volto di Dio. Orbene . Perché non guardare con amore , quando siamo stanchi e affaticati, malati e oppressi da mali fisici e spirituali il volto della Natura ? Forse ci verrà spontaneo un pensiero di preghiera , un ringraziamento, un sentimento nuovo verso questo Mondo colmo di cose belle, ma anche brutte e che noi , con il nostro modo di fare, stiamo in parte rovinando . Rovinare la natura vuol dire rovinare noi stessi . Ora che avete terminato la lettura se vi sono rimasti degli interrogativi , sappiate che io ne sono pieno. In particolare quando guardo le bellezze del Creato penso d’aver capito ben poco del Mondo.

Ezio (Méngu)