Maschi violenti
CULTURA E SPETTACOLO - 22 01 2018 - Méngu
Preferirei che questo mio scritto fosse letto dai soli uomini. Le donne, per cortesia, si astengano dal leggerlo poiché è una questione di onore dei maschi verso le donne. Poiché ora so che nessuna donna leggerà, cari maschi, parliamoci francamente tra noi. Com’è possibile non rimanere abbacchiati, pensierosi per gli avvenimenti di violenza sulle donne che i mass media riportano con forza quasi ogni giorno? Non ci è mai passato per la testa un sentimento di disapprovazione e di vergogna d’essere maschi innanzi a questi fatti? In verità, io credo, che ben pochi di noi si riconoscano in questa gentaglia violenta. Se madre natura ci ha dotato di più muscolatura e forza fisica di quella delle donne, il muscolo che dovrebbe lavorare maggiormente in noi maschi è il cervello. Soprattutto per controllare quel “particolare muscolo” che il Creatore ci ha dato per la continuazione della specie. In certi casi, non certamente rari, la forza del “particolare muscolo” sembra prevalere sul muscolo del cervello, a ben guardare gli scandalosi e orribili fatti che la cronaca riferisce. Se è vero che Eva, nel Paradiso terreste, ha tratto in inganno Adamo facendogli assaggiare il frutto proibito non l’ha fatto certamente con la violenza. Presumo che in quel caso le moine e i sorrisi non siano mancati e l’uomo ha accettato ben volentieri la mela. Deduzione? Due persone possono avere comportamenti diversi, idee diverse, amori diversi, o quanto altro si pensi di diverso, ma occorre sempre e comunque un comune accordo per non prevalere l’uno sull’altra. L’elenco delle violenze che possono esistere nella società o più semplicemente tra due persone è sterminato. Parliamo della violenza meschina di noi maschi verso le femmine, verso quella che dovrebbe essere la nostra metà di amore o d’affetto. Parliamo della “ costola “ tratta dall’uomo nella Creazione e, in certi casi, trattata come carne da macello da sciagurati maschi. Verso la donna vi può essere la violenza fisica, la violenza sessuale, la violenza psicologica, la violenza economica, lo stalking, la violenza domestica. Tutte forme di violenza che fanno sentire la donna come un essere incapace, impotente, debole fisicamente tale da dipendere solo dal maschio. E’ una forma di dominio feroce a volte subdola di noi maschi verso la donna, anche se in verità la donna poi si vendica con modi più sottili e raffinati che escludono la violenza fisica, ma che si basano su quella psicologica. Ma duellare, in questo caso, mi par giusto. La chiamerei legittima difesa. Non è raro vedere raffigurato l’uomo delle caverne minaccioso, con la clava in mano e con l’altra trascinare la sua donna per i capelli verso la loro caverna offrendo a lei e ai figli la selvaggina catturata. Ebbene, con l’avvento “dell’homo sapiens sapiens“, questa forma di prepotenza e di possesso dovrebbe essere scomparsa, dico dovrebbe poiché in alcuni di noi maschi ogni tanto riaffiora nel nostro DNA. L’amore, la tolleranza e la comprensione devono prevalere sul ruvido istinto primordiale che la natura ci ha fornito. Quell’istinto primordiale lo dobbiamo domare con il nostro intelletto e quel maschio che usa e non si vergogna d’usare violenza alle donne torni a vivere nelle caverne, e viva da solo. Méngu
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