Buon (9-8+7 ) x (6+5) x (4x3 x 2-1)
CRONACA - 01 01 2024 - Ezio (Méngu)
Una ragazza entra in un bar con altre tre amiche. E’ alta una spanna più delle altre, porta un lungo cappotto nero, è bionda con capelli raccolti a “coda di cavall “ che alla luce artificiale del bar si tingono di riflessi. Le ragazze adocchiano un tavolo libero e con un turbinare di sedie e di profumi si accomodano come pare a loro, tra i sorrisi di compiacimento dei maschi del tavolo accanto. Le giovani si spogliano dei loro cappotti e dei piumini con dolcezza di movimenti quasi fossero in passerella. La bionda, quella della coda di cavallo, con una volteggiar di braccia e anche si toglie il lungo cappotto nero che le copre quasi le caviglie e le grosse scarpe nere chiodate che sembrano “ anfibi “militari . Indossa dei jeans attillati che fanno risaltare un sedere a mandolino classico napoletano ben accordato, ma un poco “ perturbato “ dal gonfiore a mattonella del telefonino nella tasca dei pantaloni. I ragazzi, alla spigliata visione delle ragazze, sembrano colti da un colpo di grazia. Il loro sguardo pare un fascio di laser infrarossi che si uniscono in un solo punto e il loro pensiero sembra accomunarsi a ciò che solo in confessione lo si può esprimere liberamente. Pare che le quattro ragazze, in modo birichino, abbiano lanciato l’esca ed è un’ esca buona che madre natura ha loro fornito abbondantemente. Le ragazze iniziano a parlare tra loro con sorrisi e atteggiamenti sempre più graziosi, con frasi tonanti ma con risposte labiali e misteriose senza più degnare di una parola i giovani. Anche i ragazzi sembrano aver raccolto la sfida ma sono incerti sulla strategia d’usare in questi delicati momenti. Le ragazze fanno leva sulla loro astuzia che non manca mai, mentre i maschi con il loro “ pavoneggiare sapienziale “ a volte sfiorano il ridicolo. Di botto la ragazza dai capelli dai riflessi dei campi di grano, estrae il telefonino dalla tasca sul retro del “ mandolino “ e manda un messaggino a Franco: Buon ( 9-8+7 ) x ( 6+5) x ( 4x3 x 2-1). Con uno squillo quasi istantaneo Franco lo legge. E’ una successione di numeri , con somme , sottrazioni, moltiplicazioni, ma non favella e non alza nemmeno la testa, mentre le ragazze sghignazzano tra loro con un ondeggiare da farle sembrare in preghiera innanzi al “muro del pianto” a Gerusalemme. E’ una risata a catena, senza soluzione di continuità. Una di loro grida al ragazzo del bancone del bar: Bernardo portaci, per favore, il solito con l’aggiunta degli stuzzichini gustosi. Un attimo e il barista prepara i quattro beveroni e stuzzichini, li porta alle ragazze che si accingono a succhiare il rossastro liquido dai grossi bicchieri. Tutte però con la testa chinata e con sguardo curioso e trasversale rivolto verso Franco ancora assorto a decifrare quello strano messaggino numerico. Gli altri tre ragazzi guardano le ragazze come si guarda l’omino dell’orologio svizzero a cucù che esce ad ogni battito di quarto d’ora , mentre il più intelligente dice: per me quei numeri sono il numero dei succhiotti che vogliono tirare con la cannuccia dai loro beveroni, le parentesi sono le loro pause. Un altro ragazzo dice: per conto mio potrebbero essere gli orari, tondi, tondi, degli appuntamenti che vogliono proporci. Le ragazze si guardano e incominciano la loro musica al ritmo di un succhiotto di beverone al secondo. Fulvio, che di solito è il più arguto dei quattro e che non ha ancora la batteria scarica del telefonino, quatto quatto, da sotto il bordo del tavolo introduce l’espressione numerica nella calcolatrice e digita : ( 9-8+7 ) x ( 6+5) x ( 4x3 x 2-1) e dà il risultato 2024. Fulvio esplode in un “ Eureka e grida : ! Franco, smettila di spaccarti il cranio nel pensare, la “cavallona” ti ha augurato un Buon anno 2024. Furbetta la ragazzona bionda, dopo aver prosciugato il bicchierone con un “ rantolo “ di cannuccia grida : “Franco, svegliati ! C’è voluto l’intelligenza artificiale del telefonino di Fulvio per svelarti il mio messaggino. Per pena dovrai pagare i nostri quattro beveroni compreso gli stuzzichini , e non fare storie ! “ Ci fu una risata generale di allegria, poi il barista sibilò a Franco , con un sorriso mefistofelico e di nascosto alle ragazze , mentre pagava il conto, che il saper far di calcolo con la propria intelligenza non guasta mai. Ezio (Méngu)Ovvero: l’intelligenza artificiale in tasca
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