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"Una chitarra dall'Ottocento" al palazzo Piatti-Reghenzani

CULTURA E SPETTACOLO - 12 08 2017 - Redazione

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/marco battaglia

Organizzato dal Comune di Teglio, nello splendido Giardino di Palazzo Piatti-Reghenzani di Teglio il concerto per chitarra di domenica 13 agosto, con inizio alle 21, a ingresso libero, sarà tenuto da Marco Battaglia, uno dei massimi specialisti a livello internazionale della musica dell’Ottocento interpretata con strumenti d’epoca.

 

In particolare, con una chitarra della prestigiosa bottega liutaria Napoletana di Gennaro Fabricatore, datata 1811, appartenuta a Giuseppe Mazzini, e oggi parte della Collezione privata del maestro, il programma intende idealmente rievocare le atmosfere dei salotti e dei teatri d’opera dell’Europa del tempo, in cui imperavano in un primo momento la lezione del Bel Canto d’impronta rossiniana insieme al virtuosismo trascendentale impersonato da Paganini oltre al romanticismo Verdiano. E d’altronde sono proprio Niccolò Paganini, Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi, gli autori delle musiche del programma: del primo si ascolterà il capolavoro assoluto scritto originariamente proprio per le sei corde mentre degli altri due compositori saranno proposte magistrali trascrizioni di celebri brani rispettivamente a opera del maggiore chitarrista compositore del Classicismo, Mauro Giuliani e del più rappresentativo dei Romantici, Johann Kaspar Mertz.

 

Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872), considerato tra i “padri della patria”, fondatore della Giovine Italia e della Giovine Europa, fu molto appassionato di musica: frequentò i teatri, fu organizzatore di un concerto annuale per sostenere la Scuola italiana da lui fondata a Londra e sua è una “Filosofia della musica” pubblicata a Parigi, sull’”Italiano” nel 1836. Tra l’altro conobbe personalmente Verdi a cui chiese di scrivere un inno nazionale su parole di Mameli, ottenendolo, come si evince anche dal carteggio tra i due personaggi. In particolare amò suonare la chitarra. Testimonianze inequivocabili sono le lettere alla madre dagli esili in cui chiedeva spartiti per lo strumento e, oltre alla chitarra del concerto, le due conservate nella casa natale a Genova e alla Domus Mazziniana di Pisa, suo luogo di morte, entrambe restaurate sempre su idea di Marco Battaglia.

 

 

Niccolò Paganini

(1782-1840)

 

Grande Sonata M.S. 3

Allegro risoluto

Romance - Più tosto largo Amorosamente

Andantino variato

 

***

 

Mauro Giuliani

(1781-1829)

 

Rossiniana n. 5 op. 123

Pot-pourris su temi di Opere di Gioacchino Rossini (1792-1868)

Parte orchestrale, Finale, Il Barbiere di Siviglia, Atto I

E tu quando tornerai”, Cavatina “Come dolce all’alma mia”, Tancredi, Atto I

Una voce poco fa”, Cavatina, Il Barbiere di Siviglia, Atto I

Questo è un nodo avviluppato”, Sestetto “Siete voi”, La Cenerentola, Atto II

Là seduto l’amato Giannetto”, Introduzione, La Gazza Ladra, Atto I

Zitti zitti, piano piano”, Terzetto “Ah! qual colpo”, Il Barbiere di Siviglia, Atto II

 

Johann Kaspar Mertz

(1806-1856)

 

Opern-Revue” op. 8 n. 29

Fantasia su temi della “Traviata” di Giuseppe Verdi (1813-1901)

Preludio, Atto I - Adagio

Libiamo ne’ lieti calici” - Allegretto

Che è ciò?” - Tempo di valzer

Di Provenza il mar”- Andante

E’ Piquillo un bel gagliardo" - Allegro

Addio, del passato” - Andante

Con moto brillante

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