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TURISMO A TIRANO: "IL CORAGGIO DI CREDERCI RICHIEDE AZIONI CONCRETE"

CRONACA - 24 02 2016 -

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Andrea Gusmeroli_ostelloSono trascorsi alcuni mesi da quando siamo passati dall'altra parte della barricata, da dipendenti a imprenditori, ma sempre nel mondo del turismo e con un occhio di riguardo, per motivi “di cittadinanza”, a Tirano. A giugno 2015 abbiamo aperto l'Ostello del Castello a Tirano, dopo non pochi anni di lavori e difficoltà. Quello che ci ha fatto tenere duro nella realizzazione del nostro progetto era la consapevolezza che Tirano avesse delle potenzialità turistiche, espresse e palesi, come il Trenino Rosso, ma anche altre ancora da sviluppare. Aprire una struttura ricettiva come la nostra, recuperando con passione una antica casa contadina, e con un investimento ingente, era possibile solo in un contesto che garantisse una “base” da cui partire, ed il Trenino è la base nostra e di Tirano. Ma non basta! Crediamo sia giunto il momento di fare una riflessione seria sul turismo a Tirano e su Tirano in generale. L'aver letto le opinioni del principale albergatore di Tirano, Enrico Sangiani, ci ha stimolato e crediamo possa essere un primo passo per far sì che i privati entrino davvero con decisione nel sistema del turismo locale. Quello che dice Sangiani è condivisibile perchè rispecchia la realtà. I dati sono evidenti: permanenza media di 1 o 2 notti, grande turnover, turisti lasciati a loro stessi, sottovalutazione dei servizi di base quali conoscenza delle lingue, segnaletica, offerte per il tempo libero. Poco appeal turistico aggiunto a quanto ci hanno lasciato i nostri avi: il Trenino Rosso, i Palazzi, la Basilica. Nulla da dire. Se non che bisogna fare un passo in avanti. Da persona che ha lavorato per 15 anni nel e con il Pubblico, e che ora è proprietario e gestore di una struttura ricettiva a Tirano, mi rendo conto che è necessaria una integrazione e una collaborazione, che adesso non esiste, tra Pubblico e PrivatiIl tempo del Pubblico che se la canta e se la suona è finito, non ci sono più risorse per grandi eventi da foto sorridenti sui giornali, ma non è più il tempo neanche per il Privato di criticare e basta, lasciando che dei problemi se ne occupi sempre qualcun altro: sindaco, assessore, direttore, presidente o quant'altro. Per questo crediamo sia fondamentale oggi ragionare concretamente e basandosi sulla realtà e non su progetti magari caduti dall'alto. Pragmatismo, buonsenso, ma soprattutto azioneLa prima cosa da fare è incontrarsi e confrontarsiNon sempre un “capo” ascolta i suggerimenti e le opinioni di chi sta sotto di lui e magari in prima linea. Chi meglio di albergatori, ristoratori, addetti al front-office degli uffici turistici, commercianti, guide turistiche e simili, conosce quello che il turista apprezza, chiede o di cui si lamenta in una località? È mai stata fatta un'analisi o una riflessione, anche solo superficiale, chiedendo a chi di dovere cosa i turisti apprezzano e criticano di Tirano? Non credo! Noi siamo aperti da poco, stiamo dando il massimo e ottenendo ottimi riscontri di gradimento dagli ospiti , ma nessuno ci ha chiesto niente né ha mai pensato che un intervento come il nostro, recupero dell'identità locale attraverso una ristrutturazione di edificio nel centro storico messo al servizio del turismo, potesse rappresentare un modello di sviluppo per Tirano. La nostra esperienza ci dice che Tirano piace; è una sorpresa per molti, si mangia e si beve bene, ha aspetti diversi e interessanti, insomma non partiamo da zero... e ovviamente ha il Trenino Rosso. Chiediamoci però cosa manca: noi vogliamo iniziare un elenco che speriamo vogliano completare altri colleghi e attori locali con la voglia di rimboccarsi le maniche non solo nel loro lavoro, come facciamo ogni giorno, ma anche nel dare idee e proposte per crescere tutti insieme. Partiamo dalla considerazione, evidente, della permanenza di pochi giorni. È il pro e il contro del Trenino. Il turista che sceglie di fare il viaggio con il Trenino Rosso viene da tutto il mondo, è già tanto che tra milioni di proposte abbia scovato e poi optato per il Bernina Express... spesso abbinato a Roma, Firenze, Venezia, le Cinque Terre, Milano, Londra, Parigi o quant'altro. Qui possiamo già iniziare a lavorare. In InternetTirano e la Valtellina ma più in generale le zone turisticamente limitrofe al Trenino del Bernina devono chiedere e ottenere uno spazio istituzionale di visibilità sul sito della Ferrovia Retica. Il turista che naviga sul sito e si informa sulla tratta Tirano-St. Moritz scoprirebbe le potenzialità di Tirano come punto strategico per raggiungere in poco tempo e spesso con mezzi pubblici tante attrattive: Terme a Bormio, 7 skiaree invernali (Aprica, Bormio, Livigno, Valfurva, Valmalenco, Tonale, Diavolezza-Engadina) ed una estiva (Stelvio), i laghi di Como (un'ora in treno o in auto), d'Iseo, dell'Engadina, ma sempre in treno potrebbe raggiungere Milano e Bergamo e i loro aeroporti, i vicini siti Unesco della Valcamonica, o della Lombardia o della Val Monastero. Da questa prima infarinatura geografica che è comunque un primo stimolo per il turista lontano, dovrebbe seguire un dettaglio delle esperienze che si possono fare a Tirano e dintorni segmentando il turismo per “passioni”: sport (MTB, ciclismo, ciclabili, sci, trekking fino alla vela al lago di Como), sapori (vino, cucina, materie prime), natura (Osservatorio, Parchi), temi (religione, contrabbando, emigrazione/radici), cultura (storia locale, tradizioni, palazzi da aprire), eventi (soprattutto piccoli e tematici). E questo sarebbe utile per far sorgere una domanda al turista: “Se al Trenino aggiungessi altro, ma ci devo proprio solo dormire a Tirano?“. Perchè la risposta del turista sia “No, ho molto altro da fare qui”, bisogna però lavorare sul campo e migliorare l'offerta e i servizi al turista, ma anche “l'organizzazione” del territorio urbano e non. Qualche esempio che potrebbe, secondo noi, dare un segnale molto forte e risultati concreti nel giro di poco tempo:
  • chiusura al traffico delle zone più frequentate dal turista e nei momenti in cui è a Tirano, ossia le sere di venerdì e sabato. In particolare chiusura dalle 19.00 alle 23.00 del centro storico (da piazza Cavour alla chiesa) e del Viale Italia (almeno fino a Via S. Giuseppe).
  • segnaletica turistica che conduca i turisti alla scoperta di Tirano, non solo a vedere i classici (Basilica, Palazzi, Museo), ma anche le tante vie meno note con le loro corti nascoste e gli angoli da fotografare... di temi non ne mancano.
  • realizzare percorsi da fare a piedi nei dintorni del paese, sentieri o sterrate che portino il turista a conoscere le peculiarità dell'ambiente tiranese ossia i vigneti, i meleti e le selve. Percorsi di un paio di ore, facili, adatti a tutti, ma che non siano solo passeggiate, ma percorsi attrezzati con informazioni e suggestioni, punti di sosta e di relax panoramici e piacevoli.
  • coordinamento dei piccoli eventi di intrattenimento in paese per poter comunicare che ogni fine settimana e tutto l'anno a Tirano succede qualcosa, anche di semplice, ma c'è: dal pianobar all'animazione per bambini, dalla mostra fotografica, all'escursione guidata, dalla lezione di cucina alla visita delle cantine, ecc.
  • valorizzare gli elementi unici per Tirano; guardiamoci in giro ed elenchiamoli: il Trenino Rosso, è la nostra stella polare, la Basilica, è la nostra identità, i terrazzamenti, sono il dono dei nostri avi, i meleti, sono la ricchezza del fondovalle, i boschi, sono quello che ci rende una città di montagna, i Palazzi e le corti contadine, i due aspetti della nostra storia ancora da valorizzare.
Idee poi ce ne sono mille. Un biglietto “weekend Valtellina-Trenino Rosso” che potrebbe fare Trenord valido da venerdì a domenica (a/r Milano-Tirano a 15 euro). Proposte su misura per biker e ciclisti con guida e trasporto bici. Valorizzazione dei mezzi di trasporto pubblici treno e bus per convincere i turisti che vengono da lontano a fermarsi di più e visitare i dintorni. Aumentare le occasioni di visita in Tirano (cantine, palazzi, chiese, artigiani, agricoltori) e i modi di visitare Tirano (a piedi ma anche in bicicletta, identificando dei percorsi sicuri). Potenziare gli spazi per bambini, comunicandoli alle famiglie in vacanza (parchi giochi, spazi al coperto, ma anche zone naturali come boschi e prati in cui giocare). Ci sono poi altri aspetti fondamentali per facilitare l'approccio al turista, lo studio della lingua tedesca è fondamentale, assurdo che non si pensi ad introdurla fin dalla più tenera età, magari facendo incontrare e giocare i nostri bambini con i vicini bilingui della Valposchiavo, la scuola deve essere propositiva in questo senso e vedere dove magari le famiglie non vedono ancora. Non ho toccato il ruolo dell'Amministrazione e del Pubblico perchè non è il tema, ma certo non stiamo brillando per strategia o attivismo in campo turistico. Ci vogliono idee e strategie, ma da tradurre in azioni concrete... il mondo sarà forse sempre più virtuale, ma la realtà è tangibile e non “social”. La pulizia, l'ordine, il decoro urbano, la gestione del traffico, i servizi al turista, ma anche il sostegno a chi fa impresa nel turismo, che è l'unica vera ricchezza a lungo termine per Tirano, sono temi che un’ Amministrazione seria deve affrontare e non lasciarsi scivolare addosso. Ci vuole visione, buonsenso e azione, meglio se condivise... che di uomini soli al comando ne abbiamo visti tanti, ma spesso hanno fatto più disastri che altro. Noi continuiamo a fare il nostro, ma ci piacerebbe vedere che Tirano e i tiranesi capiscano che il turismo può essere una risorsa concreta... e i tanti B&B nati, dimostrano che qualcuno se n'è accorto... ma anche in questo caso l'importante è non perdere quello che siamo... dare un appartamento per una notte non è fare un turismo di qualità. Accogliere, raccontare, condividere è quello che fa di un viaggio anche breve un'esperienza da ricordare e forse ripetere. Lanciamo, a chi vuole raccoglierlo, l’appello per creare un coordinamento, un tavolo di lavoro, come si dice, ma che sia gestito alla svizzera più che all’italiana. Rimaniamo a disposizione. Vedremo. www.ostellotirano.it Andrea & Alessia

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2 COMMENTI

26 02 2016 18:02

alessia

..che dire..grazie mengu.. gia'..tutto tace.. passa a trovarci e a deliziarci coi tuoi racconti.. a presto alessia

25 02 2016 10:02

Ezio Maifrè

Muti, tutti muti ? Peccato ! Che tristezza ! Per ora non leggo nessun commento a questo meraviglioso e sensato articolo, pieno di entusiasmo, di esperienza, scritto con Amore da parsone che Tirano l’hanno nel cuore. Ricordo quasi le stesse parole che un giorno mi disse con entusiasmo e forza, l’Amico carissimo, rag. Trecarichi Roberto purtroppo deceduto tre anni fa. Le sue parole, le sue proposte quasi simili a quelle di Andrea e Alessia le andava ripetendo a quelli del settore, agli Amministratori, a tutti quelli che potevano far qualcosa , ma faticavano a recepirle, sinceramente non saprei per quale ragione. Sì, sì, le sue erano belle cose, belle parole che volavano al vento e poi… poco o nulla. Le parole di Roberto le facevo mie, nel mio piccolo. Ho cercato di portarle avanti, con le mie scarse capacità, sulle tradizioni, sul dialetto, sulle nostre contrade rustiche e meravigliose, sui nostri maggenghi, insomma su ciò che i nostri Padri ci hanno lasciato e il risultato …. poco o nulla . Anche il giornale” Intorno Tirano” si è prodigato al massimo nell’intento con tantissimi scritti in tal senso e tutt’ora, lo dimostra, continuando l’intento. Poco o nulla anche in questo ? Forse sì , poiché in caso contrario non sarebbe stato pubblicato questo articolo. In verità ci sono state scintille di intenti, di buona volontà, ma io credo che il vero fuoco non si è ancora acceso. Intendo il fuoco dell’entusiasmo del fare con intenti comuni, di cui Andrea e Alessia menzionano. Il messaggio che lancia il loro articolo è importantissimo, e, io credo vada accolto con forza e entusiasmo .Mi sembra di capire che in Tirano esista lo spirito necessario e anche la volontà. Allora perché non compattare le idee e farle una all’unisono per raggiungere lo scopo ? Non credo di far torto a Andrea nel dire che forse tocca a lui, con la sua esperienza porsi a capo di tale iniziativa , senza turbare la suscettibilità di alcuno e realizzare e imporsi nel far capire tutto ciò che propone a molti del settore. Forse occorre lasciare spazio, senza riserve a chi vuol fare. Proviamo !!! Sarebbe un “riconoscimento” , purtroppo tardivo, alle mente sottile e profetiche di Roberto Trecarichi, e ora, mi sembra , a quelle di Andrea e Alessia per dare un impulso e un giusto riconoscimento alla bella cittadina di Tirano. “ Mai Tardi ! “