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TIRANO TERRA DI ECCELLENZE, ANCHE NEL MONDO DEI BARMAN

CRONACA - 22 11 2016 -

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/ Foto di Ivan Previsdomini
Foto di Ivan Previsdomini
Che Tirano sia terreno fertile per dare i natali e ospitare eccellenze non è una novità. Eccellenze sia a livello individuale (sono molti infatti, i volti noti che hanno segnato la storia locale, ma anche nazionale: pensiamo al politico Emilio Visconti-Venosta, al campione del motociclismo Omobono Tenni, all'economista Alberto Quadrio Curzio, al critico cinematografico e presidente della Biennale di Venezia Gian Luigi Rondi, senza dimenticare il compianto imprenditore Matteo Mevio, scomparso poche settimane fa a Milano) che aziendale. Su quest'ultimo punto basta ricordare la Selva Marine oppure il lungimirante Gruppo Maganetti. A questi ed altri esempi di eccellenza va ad aggiungersi il Caffè Novecento di Edoardo Redaelli, barman che nel 2016 è stata elencato da un'associazione londinese specializzata tra i migliori 100 professionisti del settore a livello europeo. Iscritto alla A.B.I. (Associazione Barman Internazionali), i suoi cocktail figurano, da 5 anni a questa parte, nella prestigiosa enciclopedia online del Bar Academy Roma. Per questo motivo sono diverse le aziende alberghiere, soprattutto dell'Alta Valtellina, che richiedono di fare uno stage proprio nel locale di Tirano, con lo scopo di formare in modo adeguato e professionale i propri dipendenti. "Dopo sette anni dalla sua comparsa -  afferma Edoardo Redaelli - sono contento di poter affermare che il Caffè Novecento è diventato un punto di riferimento per la Valtellina". Questo grazie, oltre all'eccellenza dei cocktail ("si continua sempre a fare ricerca e laboratorio anche grazie al grande barman mondiale tiranese Luca Corradini, con cui c'è una continua collaborazione e grande stima") e alla professionalità del personale, ai numerosi eventi che continua ad ospitare, tra cui musica d'autore ed eventi culturali in grado di affrontare temi di un certo spessore, come la Storia del teatro, la Divina Commedia, oppure il contrabbando. "Quello che mi ha colpito di più - racconta il titolare del Caffè Novecento - è stato scoprire la sensibilità e la risposta del pubblico a questo tipo di eventi; una scommessa vinta, anche se sono consapevole che non bisogna mai sedersi sugli allori - conclude - che testimonia la presenza di una grande cultura del bere e non solo".

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