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Lago Bianco, un progetto contestato di qua e di là dal confine

ECONOMIA E POLITICA - 11 10 2023 - Guido Monti

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/Lago Bianco
Bahnhof Ospicio Bernina - im Hintergrund der Piz Lagalb © bikerin99

La diatriba è in atto da tempo, ma i nodi stanno venendo al pettine dopo che i poschiavini avevano dato il proprio assenso alla realizzazione del progetto transnazionale con un referendum consultivo.

 

Se sul fronte italiano è stato avversato l'impianto di captazione delle acque del Lago Bianco, autorizzato dal Comune di Valfurva per consentire l'innevamento delle piste da sci, da parte elvetica è finito nel mirino degli ambientalisti il parco fotovoltaico da 83 ettari previsto alle pendici della Motta Bianca e pure incluso nel medesimo programma dl interventi.

 

Le loro vibrate proteste hanno già ottenuto la rinuncia al coinvolgimento da parte di Repower e EWZ, due delle più grandi società elettriche svizzere indicate come possibili utilizzatori dell’energia prodotta sul Bernina. Ma anche l'Unesco, che nel 2008 ha riconosciuto il Trenino Rosso tra i beni patrimonio dell'umanità, potrebbe avanzare qualche obiezione in merito.

 

La società di progettazione si è già detta disponibile a modificare il progetto cambiando la collocazione dei pannelli fotovoltaici per sottrarla alla visione degli utenti della rinomata tratta ferroviaria Tirano-Coira. A complicare la questione c'è l'aspetto economico, perché i poschiavini hanno ottenuto un canone di un franco al metro quadro di superficie utilizzata per l'installazione in cambio di una concessione della durata di 67 anni che potrebbe saltare in caso di modifiche in corso d'opera.

 

Guido Monti

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