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Divagazioni di un comune Cittadino sul programma Elettorale nella nostra Città

ECONOMIA E POLITICA - 15 04 2024 - Ezio (Méngu)

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/Per un confronto leale – Romena
Per un confronto leale – Romena - (Foto Méngu)

Ci sono i leoni da tastiera, di quelli scrivono e dicono a voce tonante: ”Fòo tütt mi !“. Poi ci sono quelli che dicono sottovoce e con il verbo al condizionale “arési fàcc isci !“.  Altri invece dicono con boria “perchè tée mìga facci isci!“ e altri ancora con cattiveria “tée se mìga stàcc bun de fa isci“, e altri, i più viscidi e insignificanti, che con pseudonimi sui social commentano criticando iniziative  senza metterci la faccia.

 

Io dico più sommessamente “ speràvi che li ròbi i pudéva andà mèi “ e aggiungo a malincuore “ perché li ròbi iè andàci isci ? “ e anche “ perché tanti ròbi prumési iè mìga stàci faci ?”. Scusate l’intercalare in dialetto, ma parlare in dialetto nelle cose che mi stanno a cuore mi viene meglio, in fondo parlo come ho sempre mangiato e se qualcosa nel leggere il dialetto non l’avete capito, potete fermarmi per strada e vi darò spiegazioni. 

 

Dunque cari Amici lettori, bando ai toni alti di gloria, di dissenso  o ai mugugni sommessi. Ragionevolmente possiamo dirlo: occorre rendere atto che con questa Amministrazione del Sindaco Spada abbiamo finalmente visto nascere la tanta agognata tangenziale di Tirano e, a quanto sembra, i lavori sembrano procedere come da programma.  La tangenziale di Tirano era il fulcro centrale del secondo mandato promesso dal Sindaco, nata anche sotto l’impulso propulsivo della “ santa Olimpiade del 2026 “ . Bene dunque che alcune cose in Programma siano andate per il verso giusto ma altre importanti cose sono ancora da fare o da essere completate . Per rendersi conto leggiamo con cura il  Programma  stilato nel 2014 di “ Rinnova Tirano “  che riporto qui sotto.  https://www.rinnovatirano.it/il-programma/.

 

Siamo onesti intellettualmente e, se riteniamo giusto dirlo, diciamo : bravo , sciur Sindàch  che con la Tua Amministrazione  hai dato prova di valore e di costanza. Se però , senza mancare di rispetto potremmo anche dire : “ Sciur Sindàch con la Tua Amministrazione come mai non  sei riuscito a realizzare in questi 10 anni alcune cose che avevi promesso?”.

 

Dirò subito che dieci anni di amministrazione non sono acqua che passa cheta tra le mani o sotto i ponti. Penso che un Sindaco che abbia portato avanti il suo mandato per 10 anni, abbia acquisito qualche “ scossa nervosa da stress “. Ho sempre pensato fin da ieri e ancor più oggidì che fare il Sindaco di una grosso paese come il nostro, specie di una Valle dove il “ sano mugugno e il confronto serrato “ è d’uso tra montanari , il sopportare e dar “evasione “ a tutti è una fatica da Sisifo.

 

Essere  Sindaco per due mandati potrebbe forse essere paragonato ad un paziente seduto sulla poltrona del dentista per quasi tutto  il tempo del mandato.  Orbene diamo atto e magari un encomio o se volete un ringraziamento al  Sindaco e ai suoi Assessori  per la sopportazione del sano “ tormento popolare”  bilaterale, giusto o sbagliato che sia stato, riguardo alle mille richieste  dei cittadini, comprese le mie.

 

Ho detto questo per far intendere alle  pretendenti comparse aspiranti Sindache /  con la loro squadra di meditare  bene prima di avviarsi a quell’impegno e stilino un serio,  convincente, impegnativo  programma di lavoro non  solo con le loro teste ma consultando i Cittadini. Quanto detto è essenziale e lo ritengo la prova del nove a vantaggio loro , poiché tutto sommato è “ tastare il polso “ al territorio e alle sue molteplici esigenze. Di più, direi che è il colloquio con la cittadinanza a formare un Programma di lavoro, è paragonabile “a una visita medica” dove  l’atleta  già si sottopone a una prima dura prova per poi destreggiarsi tra grovigli di interessi di partito e di voti.

 

Ciò detto noi cittadini, per essere realisti più del Re, potremmo  da subito incominciare ad analizzare punto per punto il “ documento “  scritto ben 10 anni orsono sotto la denominazione di “ Rinnova Tirano “. Leggiamo attentamente ciò che si era detto e scritto , senza boria di inquisizione , meditiamo se dopo questi due  mandati le cose scritte nel Programma  sono state mantenute e se non sono state  mantenute chiediamoci il motivo. Di certo vi saranno state difficoltà poiché  chi scrive sa bene che qualche bastone tra le ruote finisce sempre per rendere difficile un progetto. Chiediamo, con dovizia di intenti e correttezza nell’espressione, spiegazione al Sindaco e agli Amministratore che hanno operato per questi  due mandati i motivi delle cose programmate e non realizzate. Ne avremo tutti i vantaggi, soprattutto per le nuove leve Amministrative in modo tale che eventualmente sciolgano le “ prognosi “ e possano operare su binari diversi.

 

Intendiamoci: un conto è promettere e scrivere , con buona volontà  il “ da farsi “ e un conto è poi poter fare  o attuare. Lo capiamo tutti. Noi tutti sappiamo che in dieci anni le cose possono cambiare in un modo inaspettato e difficile , come in realtà si è verificato con la Pandemia da Coronavirus e con le sciagurate guerre in corso, con  Politiche buone e cattive e magari con Amministratori non del tutto idonei nel campo specifico.   Capita però che anche un buon Amministratore sia messo “ a chiodo “ perché naviga tra  acque burrascose, e  a volte , occorre  che “ piloti “ la barca anche  a vista e pilotare a vista a volte sui finisce malauguratamente fuori rotta. Molti sono capaci di pilotare con il pilota automatico se tutto fila liscio, ma quando il percorso è pietroso e con buche e piante di traverso un bastone spesso  finisce tra le gambe, bloccando il sospirato cambiamento.  

 

Orbene a mio parere ogni cittadino dovrebbe stilare, almeno mentalmente,   un suo personale programma e, poi confrontarlo  con quello della squadra che si propone alla guida della Città. Con un tale paragone è certo più facile dare una preferenza e dare “un buon voto “   per un percorso più idoneo, promettente e fattibile per il bene della Comunità.

 

Dunque aspettiamo il Programma di lavoro delle aspiranti Sindaci che redigeranno con la  loro squadra e leggiamoli attentamente . Solo così potremo fare una analisi di sostanza e del loro impegno. Poi forse varrebbe la pena dibattere i temi proposti con oneste e magari personali  critiche e elogio in modo che la risultante sia una futura Amministrazione propositiva, chiara, e che si avvicini il più possibile al buon vivere e al funzionamento della città.  

 

Ezio (Méngu)

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