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Un mondo di matti? Guardati allo specchio!

CULTURA E SPETTACOLO - 28 03 2024 - Ezio (Méngu)

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/asini allo specchio

Basta guardarsi intorno; il mondo economico è in difficoltà. Le famiglie faticano con i loro magri bilanci ad arrivare alla fine del mese e i posti di lavoro diventano neve al sole, a volte nel silenzio, altre volte con clamori. Giornali e telegiornali ci bombardano  ogni giorno di notizie economiche buone e cattive al pari della Meteo, solo che i meteorologi indovinano il tempo nella maggior parte dei casi mentre gli economisti sembrano navigare a vista.

 

Guardiamoci bene in giro; ristoranti affollati , alberghi al completo , colonne di auto e Suv  ci circondano , allora come stanno le cose? Siamo sul transatlantico  Titanic   che sta affondando  mentre suoniamo il violino e banchettiamo felici tutti insieme ? Non credo in questa scellerata ipotesi.  Credo invece che la gente non sappia rinunciare alle cose sino a che l’acqua è alla gola, ovvero a bolletta sparata e a debiti incalzanti.

 

Un vecchio detto riguardo le fortune e ricchezze accumulate recita : “ I  nonni  lavorano duro e sudano per farsi un patrimonio, il figli lo mantengono senza  troppo  lavorare e i nipoti lo dilapidano nella  spensieratezza”.  Io aggiungerei ; “poi il ciclo si ripete  nel sudore e nelle tribolazioni  con persone diverse “ . Negli anni  ’50 , usciti dalla guerra, erano anni magri. La gente usciva da una esperienza  di stenti e privazioni però era pervasa dal senso della ricostruzione del benessere fisico e morale ; poi seguirono gli anni ’60 e 70 detti del “ boom economico “ . Tantissima gente si rimboccò  le maniche e  si buttò a capofitto nel lavoro; un lavoro duro, onesto, senza speculazioni di sorta. Pochi  approfittarono  del lavoro  altrui per facili guadagni.

 

Insomma  in quegli anni il lavoro, la famiglia, la Fede   erano le linee guida  e negli anni ‘ 80 ‘ 90 si sono visti i frutti e i figli hanno potuto guidare  la “ barca “  che si era fatta comoda e redditizia e senza troppe difficoltà. Intorno al  2000 le redini di questo benessere sono passate  ai nipoti viziatelli  , profumati e comodi nei loro impegni lavorativi  pretendendo  tutto quello che avevano i loro nonni e  padri , magari con qualche critica al sistema adottando la filosofia del “ tutto subito e con la minima energia “ .

 

Operatori economici se ne sono approfittati nei vari settori produttivi per accumulare ricchezze personali  con operazioni speculative  e al limite del lecito. Altri pensano invece che questa crisi  economica abbia  radici più profonde e sia dovuta ad una questione morale. Pensano che l’Occidente , per riprendere un cammino di prosperità, debba passare  attraverso  un nuovo percorso morale  e etico.  Individuano  nella nostra società otto grandi peccati :

 

Desiderare benessere senza averlo  creato.

2°Educare senza tenere fede alla morale .

3° Fare affari senza un’etica corretta e condivisa.

4°Cercare il piacere  a ogni costo senza una precisa conoscenza.

5°Fare politica  senza  principi.

6°Società senza la famiglia.  

7°Usare la scienza  senza tener conto delle responsabilità.

8°Professare una Fede senza sacrificio “.

 

Non spetta a me trarre giudizio su queste considerazioni , ma questi otto peccati sembrano bussare alla coscienza di tanti per far riflettere anche sulla riscoperta dei valori etici e morali.

 

Ezio (Méngu)

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