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Scoperta discarica abusiva nell’hinterland sondriese

CRONACA - 28 02 2020 - Redazione

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/guardia finanza

La Compagnia della Guardia di Finanza di Sondrio, al termine di una complessa e articolata attività di indagine denominata “Pollution”, ha sottoposto a sequestro un’area di circa 11.000 mq. adibita a discarica nell’hinterland sondriese ed un escavatore, utilizzato per il prelievo di materiale lapideo.

 

Le attività di Polizia Giudiziaria dirette dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Sondrio, Dott. Stefano Latorre, hanno permesso di denunciare 8 imprenditori per violazioni del Testo Unico dell’Ambiente.

 

I Finanzieri durante le indagini hanno messo in atto una precipua attività info-investigativa tramite un sistema di video sorveglianza e foto trappole, georadar e droni, oltre ad appostamenti finalizzati al controllo dell’area interessata, che hanno consentito l’individuazione sia degli automezzi utilizzati per il trasporto dei materiali di scarto che dei soggetti fruitori della discarica, nonché la quantificazione e la qualificazione dei rifiuti.

 

La cava, gestita da un imprenditore valtellinese, era priva di qualsiasi autorizzazione e nella stessa venivano effettuati sversamenti di materiali inerti, terre e rocce da scavo, plastiche, ferro e altri materiali, considerati dalla normativa vigente rifiuti pericolosi. Il materiale in questione viaggiava dai luoghi di esercizio dei diversi soggetti economici alla discarica privo sia di qualsiasi certificazione rilasciata dall’Azienda Regionale per la Protezione Ambiente - Dipartimento di Sondrio che delle analisi chimiche previste dalla normativa stessa. Nel periodo interessato dalle indagini (settembre 2018 – febbraio 2020), presso la “discarica” è stato conferito un quantitativo di rifiuti pari a 396 tonnellate.

 

Le Fiamme Gialle sono state coadiuvate da tecnici dell’A.R.P.A. che hanno effettuato il campionamento dei cumuli di materiali sversati e delle acque sorgive presenti all’interno dell’area annessa alla discarica, anch’esso interessato dai conferimenti con reale pericolo di inquinamento della falda acquifera. Le successive analisi chimiche hanno accertato il superamento della soglia di contaminazione previsto dalla normativa vigente per i materiali pericolosi. E’ stata, infatti, appurata la presenza di idrocarburi, arsenico e cromo esavalente nel terreno incriminato. In alcuni casi è stato rilevato che il valore di queste sostanze nocive fosse ben tre volte superiore alla soglia di contaminazione prevista dalle tabelle del Testo Unico dell’Ambiente.

 

Inoltre, si procederà ad applicare la c.d. “ecotassa” e le sue relative sanzioni: si tratta di un tributo speciale che si applica a chiunque esercita illecitamente l’attività di discarica abusiva ovvero abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti e che ha il fine di garantire il ristoro del danno ambientale.

 

La locale Procura della Repubblica, su richiesta dell’A.R.P.A. e della Provincia di Sondrio - Settore Ambiente, ha autorizzato la procedura di bonifica del sito inquinato nonché la diffida dei responsabili della contaminazione.

 

 L’attività di servizio conclusa conferma il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto ad ogni forma di illecito e frode anche in materia di tutela ambientale e salute pubblica, con una costante azione di controllo, prevenzione e tutela del pregevole patrimonio naturale valtellinese.

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