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IL BINOMIO BASKET E VALTELLINA VISTO DA ALESSANDRO SCIPIONI DI SKY

SPORT E TEMPO LIBERO - 29 05 2015 -

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/ Scipioni con Alessandro Del Piero ai Mondiali 2014 in Brasile
Scipioni con Alessandro Del Piero ai Mondiali 2014 in Brasile
Se la Valtellina è conosciuta in Italia e, soprattutto, in Europa non poco lo deve anche alla trentennale storia del “Basket Circuit” e all’opera del compianto Diego Pini, che per tanti anni ha riempito palestre e palazzetti, in particolare in Alta Valle, nelle calde estati dei ritiri precampionato della pallacanestro mondiale. Ad elencarle tutte le manifestazioni create da Pini ci vorrebbe troppo tempo, ma basta citare la doppia “visita” a Bormio di Michael Jordan e i Mondiali Juniores del 1987 nella Magnifica Terra, dove si esibirono dei fenomeni come Kukoc, Divac, Radja, tanto per citarne alcuni, per dare un’idea della spessore degli eventi organizzati in provincia di Sondrio grazie al basket. Per parlare di questa “epopea” cestistica montanara siamo andati a scovare un milanese “doc”, ma che conosce bene la Valtellina e la nostra pallacanestro, anche per averla “frequentata” nei campionati giovanili in giro per la Lombardia e l’Italia nelle fila della Tumminelli Romana. Stiamo parlando di Alessandro “Scipio” Scipioni, che gli appassionati di basket conoscono come giornalista di Sky, prima come telecronista e coordinatore del Campionato di Serie A ed Euroleague, oggi come caposervizio del prodotto calcio sempre a Sky Sport. Non possiamo non partire da Diego Pini, cosa ti viene in mente se pronunciamo il suo nome? Le prime cose che mi tornano in mente sono le partite giocate da avversario, il telefonino sempre acceso, anche in panchina, e l’arrivo in trasferta del pulmino “Rigamonti” con posti limitati. Mi hanno sempre colpito la sua vitalità e passione per il basket in panchina come nell’organizzazione di tutti gli eventi che è riuscito a portare in Valtellina. I campioni Nba e mondiali che hanno sudato nelle estate valtellinesi non si contano, da Meneghin a Dominique Wilkins, per arrivare ad Alessandro Gentile. Qual è secondo te il valore aggiunto del Circuit che funziona da decenni e non finisce mai di stupire? I valori aggiunti? La Valtellina, i servizi e la passione. La Valtellina è un paradiso paesaggistico perfetto per una straordinaria vacanza e perfetto per la preparazione di una squadra professionistica. Ambiente, cucina e impianti confortevoli sono l’ideale per gli atleti, ma anche per turisti e tifosi che possono passare una vacanza di relax e sport. Non ultima la passione, la stessa che trasmetteva Diego Pini, necessaria e per far sì che tutto sia organizzato alla perfezione. Secondo te a livello di immagine e ritorno turistico porta di più il ritiro della nazionale italiana di basket o i numerosi tornei giovanili nazionali e regionali che vengono ospitati da sempre in provincia di Sondrio? Credo che siano importanti entrambi. Il ritiro della Nazionale è sicuramente il fiore all’occhiello, testimonia la vostra eccellenza ed è utile per “andare sui giornali”. I tornei giovanili fanno avvicinare e scoprire alle famiglie questi posti straordinari, vederli e viverli sono il perfetto spot per farli poi tornare per una vacanza estiva o con scarponi e sci sul tetto della macchina nella stagione sciistica. Come milanese come vedi la Valtellina turistica? La vedo come un gioiello della nostra regione. Perfetta per una gita fuori porta, per un weekend rilassante o per una vacanza più lunga. Purtroppo per motivi di lavoro non posso concedermi molti fine settimana durante la stagione sportiva, ma sono un grande amante dello sci (e della buona cucina) e avere la possibilità di potere sciare bene “vicino a casa” è sicuramente una grande risorsa per noi milanesi, come per voi. Credi che il nostro territorio investa abbastanza sul basket in chiave turistica o come diceva Diego Pini con qualche risorsa in più i ritorni potrebbero essere superiori? Non mi permetterei mai di contraddire le parole di Diego Pini! Scherzi a parte, credo che negli anni si sia investito molto nella pallacanestro. Oggi c’è sicuramente più concorrenza, quindi le risorse diventano indispensabili per continuare a marcare la differenza. Sveliamo il segreto di pulcinella, l’intervistatore ha giocato contro l’intervistato: chi era più forte tra gli juniores di Sondrio e quelli della Tumminelli? Segreto svelato! A Sondrio mi ricordo di due fratelli, bravini…, ma di cui non ricordo il nome (ahahah). Al Tumminelli? Mattia Bianchi, Matteo Mariani, Alessandro Mambretti…, ma ora sto facendo il finto modesto! A cura di Sandro Faccinelli (Valtellina Turismo Mobile)

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