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Creatività e sostenibilità ambientale alla scuola Vido

SCUOLA - 27 05 2024 - Gli insegnanti

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/Creatività e sostenibilità ambientale alla scuola Vido

Martedì 21 e mercoledì 22 maggio gli alunni delle cinque classi della scuola primaria Vido hanno preso parte ai laboratori del progetto di plesso “Tutto ruota viaggio nel mondo dell' economia circolare”. L'anno scorso il tema era stato il riciclo della plastica dei tappi, utilizzati per realizzare pannelli artistici con cui abbellire la scuola. Anche quest’anno gli insegnanti hanno voluto riproporre l'iniziativa, per continuare a decorare in modo originale il plesso dedicato alla maestra Angelina Vido attraverso laboratori che sensibilizzino al riuso e riciclo. I bambini hanno potuto sperimentare attività che prevedevano di lavorare con diverse tipologie di scarti di tessuto e filo. L'obiettivo è stato quello di realizzare delle colorate piastrelle che, unite insieme, creeranno una morbida e colorata copertura per alcune delle grigie colonne in cemento presenti nel porticato all'ingresso della scuola.

 

Ruotando a gruppi, gli alunni hanno utilizzato gli spazi della scuola in modo creativo, divertendosi e impegnandosi. In palestra ad aspettarli i ragazzi del Centro disabili San Michele accompagnati dalle educatrici Sara e Licia che, con pazienza, hanno seguito i nostri bambini nel creare quasi 50 pezzotti. I telaietti, offerti gratuitamente dalla Cooperativa san Michele, erano stati già opportunamente predisposti con un ordito dagli ospiti del centro pronti per ricevere la trama dalle piccole mani che hanno inserito una per volta strisce colorate di tessuto, scarto proveniente da un' azienda tessile del comasco e in uso al centro. All'esterno, sotto il porticato vista la pioggia, l' esperta in didattica ambientale Ileana Negri ha guidato i bambini alla conoscenza della lana di pecora. Gli alunni, lavorando questo materiale e ascoltando Ileana, hanno scoperto che un tempo la lana era preziosa, mentre ora è uno scarto e, con pazienza ma anche tanto divertimento, hanno mischiato acqua, sapone e olio di gomito per infeltrire la lana a colpi di mattarello e creare così pezzi di stoffa colorata.

 

Al primo piano, il grande atrio si è trasformato in un laboratorio artigianale; a coppie i bambini hanno prodotto più di 80 lunghe trecce colorate che come un sipario cadranno intorno ad una colonna, mentre i più piccoli si sono divertiti a creare pon pon con rotoli di carta igienica, oltre a piccoli gomitoli colorati con fili di recupero. Infine, i più grandi hanno imparato come attaccare bottoni per decorare piccoli ritagli di pannolenci.

 

Oltre agli insegnanti, ad Ileana Negri, agli operatori e ospiti del centro San Michele, ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione dell'opera il nuovo gruppo Club del tricot creatosi recentemente con la collaborazione della biblioteca. Esperte e appassionate magliaie hanno accolto con entusiasmo le idee creative di un gruppo di maestre non altrettanto competenti nel campo del cucito. Queste signore, guidate da Manuela Saracchi, hanno partecipato alla fase di ideazione del progetto, al lavoro con i bambini aiutandoli nei laboratori a scuola, hanno creato nel loro tempo libero strisce di maglia ai ferri e all'uncinetto che lungo l'estate uniranno ai prodotti dei bambini.

 

Importante inoltre, nelle giornate dei laboratori  l'aiuto di alcune maestre in pensione e dei bidelli della scuola, soprattutto l’esperta e artista Mari Tenni. Infine, un ringraziamento alla titolare della merceria Fili e Fantasia di Mazzo per il supporto e la scelta dei materiali.

 

Tra un' attività e l'altra i bambini hanno collaborato per risolvere compiti di realtà in ambito matematico legati a misure, costi, tempi relativi proprio alle esperienze che stavano vivendo. Inoltre, hanno realizzato un quadro in tessuto ispirato a Mondrian da portare a casa come ricordo della giornata.

 

L'esperienza è piaciuta tanto a tutti e si concluderà a settembre quando le coperture delle colonne, opportunamente confezionate, potranno essere applicate e rese così fruibili a chi vive la scuola, ma anche a chi frequenta il quartiere.

 

Gli insegnanti

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