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Uncem Lombardia: Priorità e Sfide per le Aree Montane nel 2024

ECONOMIA E POLITICA - 31 01 2024 - Redazione

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/Aree Montane

L'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) Lombardia ha delineato i temi prioritari che caratterizzeranno lo sviluppo delle zone montane nel corso del 2024. Il presidente della delegazione regionale lombarda, Tiziano Maffezzini, ha dichiarato che questi argomenti dovrebbero occupare un posto di rilievo nell'agenda politica per i prossimi 12 mesi.

 

Tra le questioni sollevate, la riforma degli enti locali emerge come una priorità non più procrastinabile. Maffezzini sottolinea la necessità di semplificare i processi burocratici, promuovendo l'innesto di giovani professionisti e adottando un approccio manageriale nella gestione delle attività. La ridefinizione del ruolo delle province è anch'essa proposta per restituire loro un ruolo centrale nella vita democratica del Paese.

 

Il presidente di Uncem Lombardia evidenzia il legame tra questi cambiamenti istituzionali e il ruolo dei primi cittadini e degli amministratori locali, specialmente nelle realtà più piccole e periferiche. L'obiettivo è accompagnare e tutelare queste figure, fornendo loro strumenti adeguati per svolgere le proprie funzioni.

 

Per favorire lo sviluppo delle aree montane, Maffezzini sottolinea l'importanza di cambiamenti nel sistema fiscale. Si propone una nuova fiscalità differenziata che tenga conto delle specificità delle regioni montane, delle imprese e degli enti locali, con l'obiettivo di sostenere l'attività economica e contrastare la desertificazione commerciale.

 

Ulteriori azioni proposte includono il potenziamento dei servizi socio-sanitari e dell'istruzione, la digitalizzazione delle aree montane per favorire il telelavoro e l'e-commerce, e interventi mirati per affrontare le sfide ambientali, come la crisi climatica.

 

Uncem Lombardia sottolinea l'importanza della gestione sostenibile del territorio, con un focus sull'agricoltura e sulla filiera bosco-legno. La frammentazione dei terreni rappresenta un ostacolo agli investimenti, pertanto si propone un piano per la ricomposizione fondiaria. Inoltre, si sollecita un piano finanziato da Cassa Depositi e Prestiti per rinnovare le strutture ricettive e sostenere il turismo.

 

Infine, viene affrontato il tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche, con l'obiettivo di garantire benefici e opportunità alle comunità montane.

 

Maffezzini conclude sottolineando la necessità di un "nuovo riformismo" che coinvolga le comunità e promuova politiche durature ed efficaci in collaborazione con il Governo e il Parlamento.

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