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Sanità di Montagna, Del Barba: "Servono interventi strutturali non cerotti improvvisati"

ECONOMIA E POLITICA - 03 11 2023 - Redazione

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/Del Barba

L'On. Mauro Del Barba critica aspramente la recente legge di bilancio presentata al Parlamento, affermando che questa non fa bene al paese. Nel suo comunicato, l'Onorevole evidenzia la presenza di una serie di tasse che gravano pesantemente su famiglie e imprese, definendola una "costellazione di tasse". Del Barba sottolinea anche che alcune delle misure di spesa incluse nella legge sembrano più finalizzate a sostenere la propaganda politica che a risolvere problemi reali. Ad esempio, critica la proposta sulle pensioni anticipate, sostenendo che queste misure non affrontano il problema della tenuta dei conti previdenziali e richiamando la questione della riforma Fornero.

 

Il comunicato continua con l'Onorevole che espone preoccupazioni riguardo alla sanità di montagna e ai frontalieri, affermando che non ci sono cambiamenti significativi in queste aree. Del Barba rileva che, nonostante l'entusiasmo precedentemente espresso per l'accordo con la Svizzera, ora si stiano introducendo nuove tasse sui cittadini, dimostrando una promessa non mantenuta.

 

Nel suo comunicato, l'Onorevole annuncia di essere già al lavoro su un'interrogazione per chiarire la gestione operativa di una nuova tassa e se comporterà un obbligo dichiarativo all'Agenzia delle Entrate.

 

Infine, Del Barba esprime preoccupazione per le spese sanitarie, affermando che la pandemia ha evidenziato l'importanza della sanità pubblica e privata per la sicurezza e la stabilità sociale del paese. Chiede il ripristino del MES sanitario e critica le scelte della manovra che sembrano contraddire questa richiesta, come la decurtazione delle pensioni dei medici italiani e le penalizzazioni per il rientro dei lavoratori emigrati all'estero. L'Onorevole promette di lavorare per far ascoltare le proposte a lungo ignorate e per garantire che la sanità non sia solo una "bandierina" politica, ma una priorità seria. Conclude con un appello alla regione affinché dialoghi con il territorio, abbandonando l'approccio delle "bandiere" e dei "cerotti improvvisati" e adotti una politica sanitaria seria.

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