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Il governo delle balle

ECONOMIA E POLITICA - 26 12 2018 - Alessandro Cantoni

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Dopo settimane di heideggeriano silenzio, è venuto il momento di rompere il ghiaccio e di presentare il conticino a vostra eccellenza Giggino e Matteo Di Maio. Pardon, Salvini. 

Devo essere sincero, anche io mi sono lasciato ingabolare dalle palle del napoletano e dalle rassicurazioni bonarie del lumbard. Ma ora basta, è troppo anche per me. Sei mesi di governo ci hanno regalato più pacchi che pacchettini natalizi. 

 

L'ultima novità che mi ha fatto imbestialire riguarda il taglio dei finanziamenti ai giornali privati. Bel colpo, signor giudice. A breve avremo infatti nuovi disoccupati, i quali, per dignità, non si metteranno certo a grattarsi il ventre aspettando il reddito di sussistenza. 

I due bischeri, il pischello da Pomigliano d'Arco e il simpaticone nostrano, ci hanno preso per i fondelli. 

 

Aumentano le tasse e l'Ires per gli enti no profit, introducono la ecotassa per bastonare i ricchi e la webtax sulle vendite online. 

Il desiderio di giustizia sociale si sta trasformando in indole da mangiapreti. Se gli piace tanto sguazzare nel fango, che ci vadano pure. Ma non rompano gli zebedei alla gente che lavora. 

 

A proposito di sgobboni, per loro è in arrivo un'altra sorpresa. Le famose detrazioni fiscali da 4,5 miliardi, previste per le imprese, si sono già volatilizzate. Il congelamento degli aumenti sulle tasse locali e regionali, pure. 

 

Caro Matteo, che il tuo compagno di merende fosse un burlone, lo sapevamo. Ma almeno tu, che non sei cresciuto a babbà e pastiera, batti un colpo. Torna a casa, Lassie. I tuoi elettori e alleati di sempre ti aspettano. Buone feste. 

 

Alessandro Cantoni

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