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Coldiretti Sondrio al Brennero: Mobilitazione per il vero agroalimentare italiano

ECONOMIA E POLITICA - 08 04 2024 - Redazione

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Parte della delegazione di Coldiretti Sondrio al Brennero.jpg

Una massiccia delegazione di agricoltori della Valtellina e della Valchiavenna, guidata dal presidente di Coldiretti Sondrio, Sandro Bambini, ha presidiato il valico del Brennero per due giorni consecutivi in una dimostrazione di forza e determinazione a difesa del "Made in Italy" autentico e della sicurezza alimentare.

 

L'obiettivo della mobilitazione, denominata #NoFakeInItaly, è stato quello di porre fine alla concorrenza sleale rappresentata dall'ingresso sul mercato europeo di prodotti che non rispettano gli stessi standard sanitari, ambientali ed etici imposti agli agricoltori italiani.

 

Durante i controlli operati con il supporto delle forze dell'ordine, sono state scoperte diverse irregolarità, tra cui cosce di prosciutto danesi dirette verso Modena e uva indiana indirizzata al Piemonte. In particolare, sono stati intercettati più di 23.000 kg di grano tenero di provenienza straniera destinato alla Lombardia settentrionale.

 

Il presidente Bambini ha dichiarato: "Siamo qui per dire basta alla concorrenza sleale. Chiediamo alle istituzioni europee di tutelare meglio i nostri coltivatori e i consumatori. Gli stessi obblighi imposti ai produttori italiani devono valere anche per chi vuole vendere nel mercato europeo".

 

Secondo un'indagine condotta da Coldiretti/Ixe' al valico del Brennero, più dell'83% dei cittadini nelle province circostanti richiedono un'azione per fermare le importazioni di prodotti agroalimentari che non rispettano gli stessi standard delle produzioni italiane.

 

La protesta della Coldiretti ha anche una portata più ampia, con una proposta di legge europea di iniziativa popolare per garantire maggiore trasparenza sull'origine dei prodotti alimentari. L'obiettivo è raccogliere un milione di firme per sostenere l'indicazione obbligatoria dell'origine su tutti i prodotti alimentari venduti nell'UE, al fine di contrastare l'inganno dei cibi camuffati come italiani.

 

La raccolta firme sarà organizzata nei mercati contadini di Campagna Amica e presso gli uffici Coldiretti, oltre che attraverso la campagna sui social media con l'hashtag #nofakeinitaly.

 

Coldiretti sta anche chiedendo maggiori controlli per prevenire le frodi alimentari, evidenziando recenti casi di prodotti stranieri venduti come italiani e di falsificazioni nel settore agroalimentare.

 

Questa mobilitazione rappresenta una risposta diretta alle critiche della Corte dei Conti dell'UE e alla mancata inclusione di alcune categorie di prodotti nell'obbligo di indicazione dell'origine, una misura fondamentale per garantire la fiducia dei consumatori nell'acquisto di alimenti.

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