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Vuoti e sussulti della coscienza

CULTURA E SPETTACOLO - 08 07 2018 - Méngu

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/Foto di Wilma Del Simone
Foto di Wilma Del Simone

Sono persuaso che molti di noi, giovani e anziani, durante la nostra vita terrena intrisa di interessi, passioni, gioie e dolori, a volte siamo messi all’angolo per ascoltare la nostra coscienza. Nel nostro interiore in quell’ascolto si  sentirà una voce che sussurra: “ Ti sei perso! Corri, ti affanni e non sai cosa vuoi! Sei insoddisfatto, inquieto di ciò che hai e quello che hai desiderato e ottenuto non ti basta mai. Fermati un momento, svuotati dai tuoi affanni. Chiuditi nella tua stanza in silenzio e pensa.

 

Il silenzio puro è preghiera. Togli dal tuo animo ciò che non conta della vita  terrena, poiché quando la lascerai sarai nudo. Paragona il  tuo cuore  ad una cipolla. Togli gli strati vecchi e consunti, levali lentamente uno ad uno, e scoprirai ancora la freschezza di quando in gioventù sognavi il bene, la giustizia, la verità, l’amore. Ricerca in te stesso i principi che ti hanno insegnato i tuoi genitori. Ricorda le spensierate e allegre giornate con i tuoi amici all’oratorio e sogna il prete, tua guida spirituale e secondo padre per te nell’esempio della vita di tutti i giorni. Ricorda quando sognavi di essere  il forte, l’astuto e eroico guerriero Ulisse che rivendica le offese, i soprusi sugli altri ed eri, come lui, sempre vincente nelle tue sfide. Ricorda… ricorda…  ricerca te stesso nel tuo passato… ricerca il tuo tempo migliore. Togli le foglie secche dalla cipolla del tuo cuore e allora vedrai che la vita ti consolerà non più con le cose che possiedi ma con il calore del bene e dell’amore che hai in te. Svuotati…, ricercati…, ricreati. Scoprirai in quei momenti di vuoto tutto te stesso e in te stesso entrerà una forza simile a quando eri giovane e non provato dagli affanni del mondo. Rammenta la forza dei tuoi sogni e di quel pensiero di Dio che cercavi quando eri stanco e la tua fatica diventava leggera… leggera. Ricorda quella serenità gioiosa, quella brezza e quel “sole” che illuminava il tuo animo. Quel sole che ora non ti scalda più perché oscurato da nuvole scure e minacciose del vivere e nella lotta di ogni giorno. Anche se la Vita è lotta ogni giorno pensa alle carezze di tua madre e di tuo padre  quando eri bambino  e ti quieteranno. Togli le foglie secche dal tuo cuore e lasciati penetrare da quella forza , da quella energia che non sai da dove viene, ma che soffia ancora in te se l’ascolti in solitudine e in silenzio nella tua stanza.

 

La tua stanza non avrà più muri e il suo “soffitto”si poserà su di te con l’immenso afflato dell’universo. Nella tua stanza senza muri spirerà un soffio che va dove vuole e ti possederà. Entrerà in te per sempre. Sarà per te un amante e non potrai mai più dimenticare quell’alito, perché  ti ha posseduto. Ti ha posseduto una volta e sarà per sempre. Quando uscirai dalla tua stanza e ti immergerai di nuovo nel turbine, nella furia e nella tempesta delle cose del mondo , quell’alito sarà sempre su di te, anche quando dirai d’averlo perso.  Lo ricorderai e ne avrai nostalgia. Lo cercherai con struggente passione ogni giorno, ogni minuto, ogni ora. Il ricordo di quel momento solo nella tua stanza, in  cui ti sei svuotato e hai lacerato il tuo “Io” dagli affanni del mondo  ti rimarrà come un tatuaggio. Nessuno potrà mai cancellarlo, sarà il tuo tesoro.  

 

Sarai marchiato per sempre ! Quel tatuaggio si dissolverà come un incanto solo quando la tua vita finirà. Non avrai paura in quel momento, poiché ti verrà in aiuto l’alito dell’Amato. E quel giorno sarà un dì di festa per te. Quella brezza si trasformerà in luce dove non avrai più desideri, né passioni, né paura dell’infinito. Avrai  ritrovato te stesso e il tuo tesoro. Eri nato nudo, ora ti sei ricongiunto , ti sei ritrovato e sei morto nudo. Ora sei spirito di luce. In quel giorno sentirai una voce che ti dirà: “si, io ti ho sedotto perché tu l ‘hai desiderato e ora sei con me. Non hai più bisogno di chiuderti nella tua stanza per pensarmi . Ti avevo carcerato nel Mondo , ora sei libero, e sarai con me per sempre, nell'infinito del tempo e dello spazio. Il  tuo spirito è in me “.  

 

Qualcuno di noi  continuerà a correre… correre… senza fermarsi. Alla fine della sua “corsa” però  si troverà ansimante e senza fiato , totalmente sfinito, annientato nel corpo, sfinito nello spirito, forse inquieto per non aver trovato il fine della sua vita. Ma se in quell’ultimo momento quel corridore , al termine della sua corsa terrena, ricerca la verità, la troverà . Io credo che il  Giusto non lo metterà tra gli ultimi, ma forse sarà tra i primi perché, all’ultimo istante della sua corsa, lo spirito di quell’l’Uomo ormai sfinito ha saputo andare oltre se stesso e il suo spirito è tornato nell’Essere.    

Méngu  

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