Lo sapevate che? L'antico 'sunà da mars' dell'Aprica

'Sunà da mars' è un'antica festa popolare caratterizzata dagli spostamenti in gruppo della gente per le vie del paese, con l'accompagnamento del suono di pesanti campanacci tenuti in mano da uomini in costume. L'intento - un po' come avviene per il rituale del 'tirà li toli' tiranese - è quello di risvegliare la natura alla vigilia dell'inizio della primavera e salutare l'inverno che volge al termine.

I 'sampugn' un tempo venivano appesi al collo dei bovini portati al pascolo e, in occasione della ricorrenza, si preparavano gli attrezzi in previsione dei pesanti lavori agricoli compiuti nella stagione più temperata. Ai ragazzi era affidato il compito di andare nei prati a suonare per risvegliare l'erba gridando 'erba erba uè uè che i me uachi i è sensa fee'. Per ricompensarli i contadini gli regalavano burro, farina, formaggio e salumi. In serata famiglie e giovani si radunavano per consumare insieme polenta taragna e salame bevendo vino.

L'usanza si svolgeva solitamente l'ultimo giorno di febbraio, ma per favorire una maggiore partecipazione oggigiorno si tiene al sabato e quest'anno è in programma il 4 marzo. L'appuntamento per tutti è in piazza delle Sei contrade (Dosso, Liscedo, Liscidini, Mavigna, S.Maria e S.Pietro) dove viene preparato il mach, piatto con polenta e salsicce tipico delle feste.

Guido Monti