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Lo sapevate che? Fontinalia, festa romana adottata in provincia

CULTURA E SPETTACOLO - 06 04 2024 - Guido Monti

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immagine ripresa da imperoromano.com

Il 22 marzo si è celebrata la giornata internazionale dedicata all'acqua, un indispensabile bene collettivo da sempre tenuto in grande considerazione. Ai tempi degli antichi romani era viva la tradizione della cosiddetta Fontinalia, ovvero una celebrazione religiosa dedicata alle fonti d'acqua. Il loro dio era Fontus detto anche Fons, figlio di Giano e di Giuturna, la donna divenuta immortale per amore di Giove e trasformata in ninfa acquatica.

 

Fontus veniva onorato  il 13 ottobre con libagioni presso la porta Fontinalis, che veniva riccamente decorata e da dove prendeva avvio una processione lungo varie fontane cittadine la cui acqua era resa ancora più sacra dal passaggio del dio. Riuscire a attingere risorse idriche in quelle occasioni,  anche presso fiumi, bacini, pozzi, specchi e corsi d’acqua, significava poterne trarre enormi benefici. Un altro luogo sacro era un altare vicino alla tomba di Numa, nei pressi del Gianicolo. Si deponevano corone floreali e frutta, e si svolgevano sacrifici incruenti di acqua e vino, ma pure di olio, ed era uso comune anche gettare qualche monetina per propiziarsi la sorte.

 

Anche qui da noi, in  Valchiavenna, per valorizzare le risorse idriche territoriali, che hanno elevate proprietà, non escluse quelle curative, si è pensato di introdurre da alcuni anni questa usanza, con la convinzione che un simile patrimonio ambientale debba essere protetto e tutelato con cura e attenzione.

 

Guido Monti

 

immagine ripresa da imperoromano.com

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