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La pratica filosofica come antidoto ai mali della modernità

CULTURA E SPETTACOLO - 26 09 2017 - libreria il mosaico

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/scuola di atene

(Alberto Gobetti) - Cos'è la filosofia? Forse tentativo prescientifico di spiegarsi come funziona il mondo? Un insieme di dottrine che tendono a contraddirsi l'una con l'altra? Il pensiero sparso e vuoto di gente che avrebbe fatto meglio a dedicarsi all'agricoltura?

 

A leggere i manuali liceali sembrerebbe proprio di sì. La scuola - ahimè - ci ha troppe volte abituati a pensare il peggio del sapere filosofico, e ci ha spinto a confondere la storia del pensiero con la sua pratica - come dire? la fotografia di una torta con la torta stessa. 

 

Ma la pratica filosofica è tutt'altro. E', in primo luogo, un porsi in ascolto, e un porsi in ascolto, insieme, dell'altro e di sé - insomma, dei riflessi dell'altro in noi. E' di conseguenza un acquisto progressivo di consapevolezza. E' anche una rinuncia ad ogni forma di dogma, nel nome e per conto di una ragione che diviene nostra signora e padrona; una ragione che non domina le emozioni, ma che le tempera e sa trarre da esse spunti vitali di avanzamento, e che riconosce i suoi limiti (il filosofo è sempre umile: "io so di non sapere" diceva Socrate). 

 

La cosa che può sorprendere è scoprire nel metodo filosofico testé abbozzato un antidoto potente ai veleni della nostra era. La filosofia, ambito di ragione, pone l'essere al centro, mentre gli strumenti d'esercizio del potere ci vogliono oggetti, e ci imbrigliano con un pensiero dominante che sfavorisce stili di vita alternativi ai dominanti: ci si vuole consumatori (di beni, di servizi, di tempo, di proposta politica), ma chi vuole affermarsi come personalità senziente e autonoma rispetto al mainstream paga spesso cara la sua scelta!

 

Proprio alla pratica filosofica come strumento di consapevole opposizione al sistema di potere/pensiero contemporaneo guarda la serie di incontri che si svolgeranno fra Tirano e Brusio il prossimo 30 settembre 1 ottobre. La riflessione, in tutti e tre gli incontri, verrà guidata da Davide Monopoli, un pensatore ticinese fondatore di una sorta di Cattedra ambulante di Filosofia, la cui pratica si ispira al metodo socratico, a Nietzche e alla psicanalisi (in particolare a Lacan).

 

Ecco di seguito la scaletta e i contenuti dei tre appuntamenti:

  • Due o tre cose che so di lei: l’eterosofia attraverso il cinema. Presentazione fil(m)osofica del pamphlet «Dell’eterosofia. Per un’etica della gioia in tempi apocalittici e cannibalici». Sabato 30 settembre alle 18.00 presso la Biblioteca Arcari di Tirano.

  • Che cos’è la filosofia? Dalla definizione alla pratica. Serata d’incontro [entrata libera]. Sabato 30 settembre alle 21.00 presso la libreria Il Mosaico di Tirano.

  • Filosofia, eterosofia e cura di sé Giornata conviviale Domenica 1 ottobre dalle 10.00 alle 16.00 presso il ristorante Saiento a Brusio [via Cantonale 207, località Campascio; quota di partecipazione alla Giornata: 50€ per persona; pranzo: 20€].

 

Informazioni e iscrizioni presso la libreria Il Mosaico di Tirano oppure, per email, attraverso il sito: keposphilosophia.com.

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1 COMMENTI

26 09 2017 13:09

Méngu

Mi ha fatto piacere leggere l’articolo a firma di Alberto Gobetti. Leggo tra l’altro: “Ma la pratica filosofica è tutt'altro. E', in primo luogo, un porsi in ascolto, e un porsi in ascolto, insieme, dell'altro e di sé - insomma, dei riflessi dell'altro in noi”. Prima di commentare questo pensiero desidero ringraziare Alberto, quale intellettuale e fondatore del “ Giornale di Tirano “ nato nel marzo del 1996 e chiuso nel 1998, e che diede ” seme, cultura e impulso ” a tanti collaboratori per la nascita dei giornali “ Tirano e dintorni “ nel 1999 e chiuso nel 2007 e da ultimo del “ Il tiranese senza confini “ nel 2008 e chiuso nel 2016 . Cito questi dati nella speranza che Alberto mi legga e che gli passi per la testa l’idea di far rinascere il Suo giornale. Sono certo di esprimere un desiderio di molti tiranesi.. Detto questo passo al commento, però lontano nell’inserirmi in campi non miei e di cui sono ignorante. Parlo da “uomo della strada” ! Io penso che la filosofia aiuti nella ricerca del senso della realtà della vita nelle cose, nelle persone, nella giustizia, nel bene, nell’Amore a anche nella Fede. La filosofia ci può aiutare in questi tempi posmoderni, dove il capitalismo ha creato una economia selvaggia, una finanza spietata, dove la pubblicità ci ha reso quasi ebeti , i mass media ci hanno inondato di notizie tutte da verificare, le telecomunicazioni hanno “ creato “ gli zombi del telefonino . Dunque, se l’amore per il sapere è filosofia essa ci deve portare al confronto con noi stessi e con gli altri alla ricerca della verità e del nostro bene. La libertà che ci è stata data rende libero l’uomo, ci rende liberi da dogmi, tradizioni e dalle religioni. Per me essere libero significa avere una coscienza libera, una mente autonoma e uno spirito che porti verso il bene per se stessi e agli altri. La mia filosofia è dettata dalla mia coscienza, dalla mia identità, che parla e che mi distingue come uomo perché indaghi dentro di me e fuori di me e verso gli altri e sempre alla ricerca della verità.