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"Di forme mutate in corpi nuovi" va in scena a Tirano

CULTURA E SPETTACOLO - 09 09 2022 - Redazione

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/"Di forme mutate in corpi nuovi"

Ad Alta Voce e Gente Assurda hanno presentato l'11 giugno, presso lo Spazio Centrale di Sondrio Arquino, lo spettacolo "Di forme mutate in corpi nuovi ". Il 15 settembre sarà il turno di Tirano. Tutto il ricavato della serata andrà all'associazione Siro Mauro. Sì replicherà a Mazzo il 22 settembre, con un'ulteriore raccolta fondi.

Presentazione dello spettacolo “DI FORME MUTATE IN CORPI NUOVI”

dalle METAMORFOSI di Ovidio

 

L'associazione di promozione sociale AdAltaVoce in collaborazione con l'associazione culturale Gente Assurda porta in scena alcune delle metamorfosi narrate dal grande poeta latino.

 

Divinità che scendono dall'Olimpo per mescolarsi alle vicende umane; storie di uomini che camminano all'ombra del divino: stupore del sacro; storie che si incarnano e risuonano in un corpo; storie di dei e uomini che sono la storia di ogni uomo raccontata attraverso le mutazioni, sempre dolorose, dei corpi in forme nuove.

Un contenuto estetico quello dei miti, che trova nello spazio della teatralità il luogo per eccellenza in cui gli attori, il musicista e le danzatrici di Ad Alta voce e Gente Assurda hanno libero gioco nel riportare in vita, in un'atmosfera bucolica, le voci, i corpi, i gesti e le immagini raccontate da Ovidio.

Le trasformazioni della ninfa Eco che, punita da Giunone per averla distratta dai tradimenti di Giove, resta soltanto voce, di Narciso che divorato dalla passione amorosa per se stesso diventa fiore, della ninfa Aretusa che si trasforma in acqua per sfuggire alle brame del fiume Alfeo, del cacciatore Atteone che mutato in cervo paga con la vita la sventura di aver visto le nudità della vergine Diana, delle Pieridi, sorelle mortali, che per aver sfidato le Muse nell'arte del racconto vengon tramutate in gazze, ed infine di Aracne che improvvida sfida Pàllade nella tessitura e muta in ragno, vengono narrate in una ambientazione scenica che richiama spazi boschivi, rumori d'acqua e di fronde, ma anche atmosfere dai forti contrasti create dalla ricerca sonora di Jos Olivini.

 

C'è molto ancora di Ovidio nel nostro modo di pensare: il filo rosso che dall'età augustea ha attraversato il pensiero occidentale fino ad oggi rimane saldo e l'opera mantiene immutato il suo potere di suggestione perchè i miti, pur immaginifici, restano storie di uomini.

 

“ ...Le labbra del popolo mi leggeranno, e per tutti i secoli, grazie alla fama, se qualcosa c'è nelle predizioni dei poeti, io vivrò.”

 

La scrittura scenica è di Roberta De Devitiis che ne firma la regia con Gianluca Moiser.

Le coreografie sono di Federica Esposito.

Narratori: Anna Antonelli, Graziella Bertolini, Marilena Marmo, Gianluca Moiser, Miriam Rebecchi, Caroline Steele, Cristina Turella.

 

Costumi di Ad Alta Voce e Gente Assurda.

 

Durata dello spettacolo: 60 minuti

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