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I Bambini di Aquilone (1987 - 2023)

CRONACA - 22 07 2023 - Bernardo Gabriele Ferrari

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/la tera perduda

AMARCORD...MI RICORDO...il 28 luglio 1987, come fosse ieri, anche se sono passati 36 anni.

Era un martedì, con sole e cielo sereno senza una nube...

Dopo per decenni, ogni anno RENATO BOLZONI di Morbegno, prendeva la sua vecchia Golf diesel e andava a Sondrio dal geom. BRUNO MORONI, presidente di Italia Nostra e con la sua grossa Ford veniva a Tirano a caricare anche me in Piazza Basilica. Poi andavamo in Valdisotto dove c' era la chiesa di S.Martino di Serravalle, sopra il ponte del Diavolo.

Al posto della millenaria chiesetta ( simile a S.Perpetua ) distrutta dalla frana del monte ZANDILA, trovavamo un altare in cemento regalato dall' impresa edile CARIBONI di Colico e un sacerdote salesiano Don ANDREA GELSOMINO celebrava la Messa alle ore 7,23 precise, ogni anno.

Il luogo a fianco della pista alta , era brullo e pietroso perchè lo spostamento d' aria generato dalla frana di 40 milioni di m³ aveva schiantato migliaia di alberi come fosse la tempesta VAIA di 5 anni fa.

Alle 7 del mattino c' era sempre un vento gelido che penetrava nelle ossa, delle nuvole nere gravide di pioggia e un anno si è messo pure a piovere ma nessuno si è mosso di un millimetro.

Eravamo felici di poter piangere liberamente insieme alla pioggia senza trattenerci.

Poi sono venuti a mancare RENATO, BRUNO, DON ANDREA e sua sorella SUOR VERONICA insieme a tutti gli autori di un meraviglioso libro di poesie : LA TÈRA PERDÚDA.

Sono ritornati alla Casa del Padre Don REMO BRACCHI di Bormio, poeta dialettale e Salesiano, Don EGIDIO VIGANÒ, Rettore maggiore dei Salesiani di Sondrio, Don ANTONIO RIBOLDI  Vescovo di Acerra ( NA ) , Don CARLO MARIA BOZZI Parroco di S.Antonio Morignone , di Tirano.

 

Alle ore 20 del 28 luglio, partecipavo alla Messa ad Aquilone dove DARIO GIACOMELLI ( detto Dado ) presidente del Comitato per la Rinascita di S.Antonio Morignone, recitava in dialetto la poesia : I MARCÍN DE CULÏÓN.

La più struggente di tutto il libro.

Questi i loro nomi:

BONETTI FLAVIO di anni 13, STEFANO di anni 11, TIZIANA di anni 3, figli di SAMBRIZZI ALMA che morì con loro ; BONETTI LUCA di anni 7, SILVIA di anni 4 e LAURA di mesi 18, figli di COLTURI SILVANA che morì con loro.

SCHINS ROBERTO di anni 4 e BRUNO di anni 3 morti con i genitori ; BONETTI LORENZO di anni 12, morto con i fratelli maggiori MARCO e RAFFAELLA.

 

" il cittadino tiranese "

Bernardo Gabriele Ferrari

 

 

 

 

O voi bambini di Aquilone, cari bambini, / ai quali è toccato in sorte di morire, / quando la stagione della dolce fioritura / era appena iniziata.

 

Siete venuti al cancello del suo giardino / con la vestina del battesimo ancora immacolata, / recando sulle braccia i gigli rossi di San Martino, / resi più rossi dal vostro martirio.

 

Tutti insieme avete percorsa l' erta che si arrampicava, / senza abbandonare i vostri fiori e le vostre corone di festa, / e perchè nessuno scivolasse, vi conducevano per mano / le vostre mamme.

 

Nell' impazienza di andare, avete lasciato cadere i vostri cari / trastulli, che tanto faranno piangere i vostri parenti. / D' ora in poi vi sarà concesso di giocare con i suoi cavalli, / sulle praterie del vento.

 

Nessuno ha ritrovato il vostro amato corpicino, / perchè dolcemente potessimo cullarlo nella morte, / perchè lo deponessimo sulle braccia di vostro padre, che a sè / lo stringesse forte un' ultima volta.

 

Siete scomparsi per sempre, come i gigli dei nostri prati, / sommersi dall' ondata immensa di pietre e fango. / Senza di voi, o fiori della nostra carne, invano / aspetteremo la primavera.

 

Tutto quello che era vivo è stato rapito nella polvere densa / della frana, e noi non abbiamo più visto nè prati nè case./ Voi siete volati via, come faville di luce / in mezzo all' oscurità.

 

Nessuna cassa chiudeva i vostri resti nel giorno del funerale. / Soltanto brillavano lumini accanto all' altare, in mezzo alle verdi / corone. Così noi abbiamo compreso che voi eravate diventati / soltanto fiori e fiamme.

 

Quando questo piccolo fuoco accennerà a spegnersi / e sullo stoppino ondeggerà incerta una bianca piuma di fumo, / soltanto allora noi ci renderemo conto che non potremo più / fare a meno della vostra luce.

 

Cercheremo nel cielo grappoli di stelle, / lassù dove nessuno le potrà mai cogliere dai loro tralci, /  cercheremo le più luminose, per assegnare a ciascuna di esse / il vostro nome.

 

E voi, o gigli rossi, crescete di nuovo sul dosso di San Martino, / là, dove l' uragano si è abbattuto con la sua violenza. / Sarete voi a darci la certezza che i nostri bimbi  / scomparsi con voi, sono ancora vivi.

 

N.B. questa poesia sarà letta a S.Perpetua a Madonna di Tirano, giovedì 27 luglio 2023 , ore 20 prima della S.Messa.

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