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Lo sapevate che? Un artista di nome Pietro Ramus

CULTURA E SPETTACOLO - 27 04 2024 - Guido Monti

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/L'ALTARE DEL RAMUS NEL SANTUARIO DI GROSOTTO
L'ancona opera di Ramus

Pietro Antonio Ramus nacque a Ossana, in Trentino, nel 1639 e morì a Grosotto a 43 anni nel 1682. Figlio di Giovanni Battista e di Barbara, fu cresciuto alla scuola paterna e inviato altrove per approfondire lo studio del disegno e dell'architettura.

 

Nel 1661, a 22 anni, si unì in matrimonio a Edolo con Giulia Apollonio. Si presume che dimorò a Mu, una frazione della località della Val Camonica dove già abitava il fratello Gian Domenico col quale lavorò a Capodiponte, Cedegolo, Edolo e Incudine. Pure gli altri due fratelli Carlo e Simone erano esperti maestri nell'arte dell'intaglio.

 

Nel 1673 Pietro si trasferì definitivamente a Grosotto e qui realizzò quello che viene considerato il suo capolavoro, l'ancona del santuario della Beata Vergine delle Grazie attualmente in fase di restauro. Al proposito si pronuncia lo storico Battista Leoni: "Alta 15 metri, domina il presbiterio della chiesa in cui si inserisce armonicamente benché ricchissima di ornamenti e tutta indorata. Consta di 3 ordini: l'inferiore, assai ampio, è limitato ai due lati da ricche colonne e comprende un'ampia nicchia con la statua della Madonna; l'intermedio racchiude un organo a tre scomparti con l'immagine di Santa Cecilia e due grandi angeli che sembrano librarsi in volo, mentre la parte conclusiva rappresenta l'incoronazione della Vergine. Ovunque appaiono ghirlande di fiori, nappi e angioletti che la ravvivano e le conferiscono una certa leggerezza".

 

Anche l'abate e vicario apostolico irlandese Giovanni Battista De Burgo la descrive come 'tra le cose più rare del mondo'. Si racconta che Pietro Ramus fosse un personaggio poliedrico che amava la musica e il ballo oltre alla scultura. Alla sua scuola si specializzò Andrea Fantoni. L'unica sua figlia Barbara sposò un valente chirurgo grosottino, Giovan Paolo Robustelli, il quale volle che la salma del suocero fosse tumulata nella tomba della sua famiglia, collocata nel cimitero del paese.     

 

Guido Monti

 

(Fonte: 'il Roggiale', bollettino parrocchiale di Grosotto) .

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