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Presenza del lupo: associazioni e comitati a Roma per sollecitare azioni immediate

CRONACA - 14 11 2023 - Redazione

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/incontro a roma

Ieri, presso il Ministero delle Politiche Agricole, si è svolto un cruciale incontro presieduto dall'on. Pietro Fiocchi insieme al sen. Patrizio Giacomo La Pietra per discutere del crescente problema legato alla presenza del lupo nelle aree rurali. Associazioni e comitati rappresentativi di realtà di allevamento estensivo e di territori afflitti da un significativo allarme sociale, legato alla presenza del predatore, hanno partecipato a questo fondamentale scambio di vedute.

 

Le entità presenti al tavolo di discussione hanno espresso con fermezza al sottosegretario La Pietra come l'attuale Piano lupo risulti inefficace nel contrastare i danni provocati dai lupi alle aziende zootecniche e nell'affrontare le conseguenze sociali delle predazioni e dell'abbandono dei pascoli. Le principali criticità sollevate riguardano:

  • Priorità conservazionistica: Il Piano lupo attuale sembra concentrarsi prioritariamente sulla conservazione della specie, non tenendo conto della significativa numerosità raggiunta dai lupi e degli inviti recenti della Commissione europea a utilizzare la normativa per controllare il predatore, annunciando l'allentamento della protezione della specie.

  • Limitazioni e problematiche: Esso limita le pratiche di allevamento senza considerare adeguatamente le conseguenze della crescente aggressività dei branchi e della loro diminuita paura dell'uomo, ignorando le reali sfide della convivenza.

  • Mancanza di piani di contenimento: Non prevede l'adozione di piani di contenimento simili a quelli applicati in altri paesi europei, trascurando l'applicazione delle deroghe previste dalla Direttiva Habitat per gestire i danni economici e i rischi per la sicurezza pubblica.

  • Protezione limitata: Non tutela adeguatamente la sicurezza pubblica, considerando pericolosi solo alcuni comportamenti del lupo e prevedendo la rimozione solo in casi di attacchi non provocati alle persone.

In risposta a queste e altre criticità, le associazioni e i comitati hanno ribadito la necessità di un'ampia revisione o il rinvio del Piano dopo le elezioni europee, non vedendo possibilità di "ritocchi" sufficienti per affrontare la questione in modo efficace. L'approvazione del Piano nella sua forma attuale potrebbe portare a conseguenze devastanti per gli allevamenti e la realtà rurale, mentre il problema del lupo si sta trasformando in un'emergenza sociale con possibili ripercussioni sull'opinione pubblica.

 

A sottolineare l'urgenza di questa situazione, durante l'incontro, sono state consegnate al sottosegretario La Pietra petizioni firmate da oltre 10.000 persone nelle province di Arezzo e Sondrio (6.600), richiedendo misure immediate per prevenire i rischi per l'incolumità pubblica derivanti dalla presenza dei lupi nei centri abitati e dagli episodi di aggressione a persone e proprietà.

 

Le associazioni e i comitati rimangono impegnati nella ricerca di soluzioni efficaci e nell'affrontare questa sfida critica che coinvolge l'equilibrio tra la conservazione della fauna selvatica e la sicurezza delle comunità rurali.

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