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Geometra denuncia: Lavori in corso per la tangenziale di Tirano mettono a rischio sicurezza

CRONACA - 13 04 2024 - Marco Travaglia

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/tangenziale tirano

Il geometra Santo Spavetti ha scritto una lettera indirizzata al Prefetto di Sondrio e ai Comuni interessati riguardante il progetto di variante/tangenziale di Tirano-Valtellina. Spavetti, iscritto all'albo dei geometri della provincia di Brescia, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo all'appalto integrato dello stralcio denominato “SS38-LOTTO 4: NODO DI TIRANO TRATTA “A” - SVINCOLO DI BIANZONE/SVINCOLO LA GANDA- e TRATTA “B” -SVINCOLO LA GANDA /CAMPONE DI TIRANO”, gestito da ANAS spa con il bando di gara MI 184-20.

 

Nella lettera, Spavetti denuncia la presenza di lavori in corso nonostante evidenti violazioni del tracciato progettuale rispetto alle prescrizioni ministeriali e il rischio documentato di esondazioni e frane. L'area in questione, compresa la valle dei Morti/val Tigozzi, è stata già teatro di eventi catastrofici nel passato, incluso il seppellimento di case e perdite di vite umane a causa di colate detritiche.

 

Spavetti sottolinea che, nonostante le condizioni documentate di rischio, gli operai stanno procedendo con escavatori in aree esposte, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quella degli abitanti delle zone circostanti. Inoltre, il tracciato previsto non rispetta le prescrizioni ministeriali riguardanti l'accessibilità della Valtellina, con potenziali pericoli per la circolazione stradale e rischi di danni ambientali ed erariali.

 

La lettera richiede un'indagine approfondita da parte della Procura per verificare eventuali illeciti relativi alla collocazione del tracciato in aree a rischio documentato di frane ed esondazioni, in particolare per l'occupazione illegale della fascia A del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del fiume Adda.

 

Spavetti critica il mancato rispetto delle alternative proposte da enti ambientali come Legambiente e evidenzia il grave impatto che il progetto avrà sul sistema idrogeologico della zona, già insufficientemente protetto dalle piene.

 

La conclusione della lettera sottolinea la necessità urgente di sospendere i lavori illegali per evitare ulteriori rischi per la pubblica incolumità, considerando anche le implicazioni penali in caso di eventi catastrofici derivanti da tali operazioni.

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