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Aumento dei rimborsi per i treni in ritardo o soppressi

CRONACA - 27 03 2024 - Guido Monti

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/treni in ritardo

Per farsi perdonare i tanti disagi arrecati agli utenti a causa di treni in ritardo, quando non guasti e soppressi, la  Regione Lombardia ha deciso di aumentare gli indennizzi dall'attuale 10 al 30% per i titolari di abbonamenti annuali.

 

Il provvedimento, che entrerà in vigore a partire dal mese prossimo (ma non è un pesce d'aprile) riguarda i viaggiatori di Trenord, società a partecipazione regionale. Quelli in possesso di un abbonamento mensile dispongono già di un rimborso di tale entità, che ora verrà esteso agli annuali, come previsto da una delibera approvata dalla giunta lombarda. L'ex bonus viene calcolato sull'andamento mensile di ogni singola tratta ed è riconosciuto, su richiesta dell'abbonato, quando la somma delle corse cancellate e di quelle che hanno accumulato più di 15 minuti di ritardo sia pari o superiore al 10% dei treni programmati.

 

Introdurre la nuova normativa entro la fine di marzo consente all'utenza di vedersi riconosciuto l'indennizzo del 30% già a valere dal mese di gennaio 2024, in continuità con l'ultimo bonus previsto dal vecchio contratto con riferimento al mese di dicembre 2023. Il rimborso può essere chiesto o in modalità online sul sito di Trenord oppure nelle biglietterie, oltre che via mail e posta, e l'utente ha un anno di tempo per richiedere l'indennizzo.

 

E' utile sottolineare, fa presente Trenord, che i treni sono puntuali all'82% entro i 5 minuti di ritardo, all'88% entro i 7 minuti, al 97% entro 1/4 d'ora. I ritardi sono imputabili per il 42% a cause esterne (incidenti ai passaggi a livello, maltempo, presenza di persone sui binari), per il 24% a carenze del materiale rotabile, per 14% alla gestione dei treni, per il 7% a mancanza di materiali.

 

Guido Monti

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