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In 40 alle pendici dell’Ortler con la nuova generazione del CAI Bormio

SPORT E TEMPO LIBERO - 24 08 2018 - Silvio Mevio

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/cai bormio

In occasione dei cinquant’anni di fondazione (1968 - 2018) della “storica” sezione del Club Alpino Italiano della “Magnifica Terra”, ovvero di Bormio, il “team” operativo sezionale ha ben pensato di organizzare una bella e riuscita escursione “in quota” per ricordare l’importante traguardo raggiunto e soprattutto fornire alle “nuove” generazioni nuovi spunti per vivere la montagna a 360 gradi!
Siamo riusciti ad avvicinare Matteo Schena, guida alpina e “past president” della sezione “bormina” del C.A.I. e ci siamo fatti raccontare alcuni “momenti” di questa meravigliosa esperienza alpina …

 

<<Venti “piccoli alpinisti” del C.A.I. Bormio - tra i 5 e i 13 anni ed altrettanti adulti - hanno percorso (la scorsa settimana) l’affascinante sentiero che collega i tre principali rifugi da cui si accede all’Ortler (come lo chiamano i “nostri” vicini e confinanti “alto atesini”); sempre con lo sguardo all’insù e – soprattutto - sognando un giorno di raggiungere anche loro i 3.905 m dell’imponente massiccio montuoso (che insieme al Cevedale dà il nome al gruppo delle nostre montagne), i “piccoli scalatori”, al seguito del neo eletto presidente del sodalizio, Graziano Baroni e sotto la “supervisione” del sotto scritto e dell’amico Marco Silvestri (accompagnatore di media montagna), dopo aver pernottato al rifugio “Tabaretta”, (2.556 m. s.l.m.) hanno raggiunto il suggestivo rifugio “Payer”, a quota 3029m. di altitudine; qui bambini e ragazzi hanno potuto assaporare l’emozione della quota e incontrare gli alpinisti che - con corde, ramponi e piccozze già verso le 11 del mattino - erano di ritorno dalla vetta; tra loro la famosa guida Kurt Ortler che ha affrontato questa salita più di 1000 (!) volte. 

 

Il timore per la previsione di qualche goccia di pioggia ha ridotto un po’ i tempi di sosta alla “Payer”, tempi comunque prontamente recuperati al più basso dei tre rifugi visitati, il “Borletti” posto a 2.188 m. s.l.m., per la meritata merenda al sacco; l’entusiasmo dei piccoli ha fatto scordare a tutti la fatica; nessun lamento, nessun capriccio e per qualcuno addirittura lo stupore di essere “già arrivati” a destinazione dopo 6 ore di cammino. 

 

Due splendide giornate, ricche di emozioni (con un ristretto gruppo che, all’alba, si è anche cimentato sulla durissima via ferrata del “Tabaretta – Payer”, prima del risveglio del resto della compagnia) che speriamo siano il preludio per un “cambio generazionale” … necessario a dare continuità alla sezione di Bormio del C.A.I. in questo importante “momento” celebrativo! 
Con l’occasione ricordiamo l’appuntamento di domenica prossima - 26 agosto 2018 - presso il rifugio “Federico” - in Val Dosdè (necessaria la prenotazione) - per i festeggiamenti dei 50 anni del CAI Bormio>>.

 

Silvio Mevio

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