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Gianfranco Avella: "Sulle neve, servono leggi uguali per tutti"

SPORT E TEMPO LIBERO - 28 11 2018 - Redazione

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L’idea nacque subito dopo i mondiali di sci alpino del 2005. E allora sembrò un’iniziativa quasi utopistica per i suoi intenti: convincere gli Stati nazionali ad adottare le medesime leggi in materia di sport invernali.

Oggi, il Forum Giuridico Europeo della Neve è una realtà prestigiosa: un luogo d’incontro e di studio la cui importanza è riconosciuta in tutta la Ue. La nona edizione si svolge sabato 1° dicembre a Bormio, presso l’auditorium dell’Istituto Alberti in via Monte Confinale 10 con inizio alle ore 9,00.

È l’occasione per tentare un bilancio degli studi in corso. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Avella, ex procuratore di Sondrio e coordinatore scientifico del Forum di cui è l’ideatore.

 

Dottor Avella, a che punto siamo con gli obiettivi del Forum?

Il Forum Giuridico Europeo della Neve è riuscito a conseguire uno scopo importante: si è accreditato come unica voce rimasta in questo settore di studi. È il luogo più importante in cui si riuniscono gli esperti di varie nazioni. Quest’anno sono sette i Paesi rappresentati: quelli in cui l’attività sciistica è più sviluppata. Soltanto qui, a Bormio, durante il Forum è possibile confrontare le esperienze, le legislazioni, le giurisprudenze nazionali riguardo agli sport invernali e all’attività in montagna. È una straordinaria occasione di aggiornamento. Ed è un impegno notevole dal punto di vista organizzativo e finanziario. Per questo bisogna ringraziare il nostro presidente, Elia Dei Cas.

 

E la politica come ha reagito? Ha accolto le sfide del Forum?

La politica ci ha ascoltato poco. Il Forum ha incontrato riscontri entusiastici fra gli studiosi, fra gli operatori turistici e fra quanti lavorano in montagna. Ma non è riuscito a far breccia nella politica, se non in modo sporadico. Noi però abbiamo il nostro pallino: chiediamo leggi univoche in tutte Europa, perché lo sci dev’essere trattato come una forma di circolazione. Così come si è andati verso un’uniformazione delle leggi riguardo alla circolazione stradale allo stesso modo bisogna fare sulla neve. Questa è la vocazione del Forum. Il turismo ha solo da guadagnare da un’uniformità delle leggi a livello europeo.

 

Ma cosa è cambiato nella giurisprudenza da quando è nato il Forum?

C’è stato anzitutto il decalogo della FIS (la Federazione Internazionale di Sci), poi ampliato in “Dodecalogo dello sciatore”. E questo è uno strumento normativo che va proprio nella direzione auspicata dal Forum. E poi c’è la legge quadro 363/2003 di cui parleremo sabato provando a fare un consuntivo a quindici anni dalla sua approvazione.

 

Quali sono i temi fondamentali dell’edizione 2018?

Quest’anno la discussione muove anzitutto dal problema della valanghe. Ce ne sono state parecchie nella scorsa stagione. E occorre un aggiornamento delle normative. La nostra idea è che, quando il meteo avverte di un pericolo di valanga, le piste più esposte vadano chiuse senza esitazione.

 

Il programma dettagliato del Forum Giuridico della Neve e le relazioni delle precedenti edizioni sono reperibili sul sito del Forum: http://www.bormioforumneve.eu

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