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Dalla Valtellina alla Mongolia: due ciclisti “estremi” alla corte di Gengiskan

SPORT E TEMPO LIBERO - 11 12 2017 - silvio mevio

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/piasini e proh

La sottosezione del C.A.I. di Berbenno in Valtellina, in collaborazione con il locale Bici Club e la stessa amministrazione comunale, ha organizzato una serata “particolare” dove è intervenuto il noto geografo e professore Giancarlo Corbellini che ha illustrato - nei dettagli – questa “impresa” ciclistica.

 

Cerimoniere del “momento” culturale e sportivo, lo speaker (speakerperlosport.it) dell’Alta Valtellina, Silvio Mevio; sono intervenuti - prima della presentazione ufficiale del progetto – il presidente ed il vice presidente della sottosezione C.A.I. di Berbenno rispettivamente Sara Meraviglia e Giuseppe Pozzi; a seguire la parola è stata data ai due “protagonisti” Dario Piasini e Rudy Proh (entrambi della classe di nascita del 1950) che – in sintesi – hanno parlato di quello che andranno ad affrontare il prossimo anno (2018) nei mesi di luglio ed agosto e che li porterà dalla Valtellina in Mongolia con partenza da Kiev, la capitale dell’Ucraina.

 

Durante la piacevole serata è stato anche proposto un bel calendario - frutto del lavoro – reportage fotografico - di Dario Piasini e soprattutto corredato da meravigliose e suggestive foto che ripercorrono un’altra impresa ciclistica (Lasa - Katmandu) affrontato di recente in Tibet; lo stesso, è stato poi messo in vendita ed il ricavato servirà per la “trasferta” in terra mongola!

 

Ma veniamo all’illustre ospite della serata e cioè al dinamico ed effervescente Giancarlo Corbellini che – attraverso la proiezione di una serie di “slide” ed alcuni video sull’estremo Oriente - ha tenuto letteralmente incollati alle sedie dell’auditorium dell’istituto comprensivo “G. Fumasoni” di Berbenno i molti intervenuti e soprattutto desiderosi di “scoprire” il nuovo progetto dei due ciclisti “estremi” valtellinesi.

 

Corbellini, classe 1945, come abbiamo avuto modo di evidenziare in precedenza, oltre al campo didattico lavora anche in quello della divulgazione scientifica e proprio in relazione a ciò ha – in sintesi – tracciato il “percorso” ideale che Piasini e Proh andranno ad affrontare prossimamente (Lione – Kiev – Ulàn Bàtor).

 

La coppia di ciclisti (unitamente ad un altro ciclista valtellinese “illustre”, Carlino Pifferi) - tra l’altro da parte dello stesso Corbellini – era già una sua vecchia conoscenza; infatti, nel lontano 2005 nel tragitto Como – Pechino sulla Via della Seta di Marco Polo (in quattro mesi di viaggio per un totale di 14.000 chilometri), Giancarlo Corbellini era stato il loro “capo spedizione” (unitamente ad altri ciclisti) proprio in quell’occasione. Questa volta, però, non ha voluto essere da meno e quindi sarà al loro fianco – con altri ciclisti – attraverso la sua preziosa e fondamentale collaborazione!

 

A margine della serata, il cerimoniere – speaker Silvio Mevio ha voluto mettere in evidenza quanto il “duo” Piasini – Proh sia avvezzo a questo genere di “raid” ciclistici; infatti, oltre al 2005 di cui sopra, gli stessi hanno nel loro “palmares” anche una Lasa - Katmandu nel 2012 (una prima volta assoluta con la bicicletta stradale da corsa) con 12.000 metri di tracciato sempre ad un’altezza prossima ai 4000/5000 metri sul livello del mare … per citare la penultima!

 

L’ultima impresa, in ordine di tempo, è stata quella presentata in anteprima proprio durante la sopra ricordata serata e che ha avuto il suo “prologo” - oramai un paio di anni orsono (2015) – e dove sono stati protagonisti indiscussi nella prima parte, ovvero da Lione a Kiev per oltre 3000 chilometri; adesso (2018) li aspetta quella più “faticosa” e cioè i circa 10.000 chilometri che li separano da Ulàn Bàtor (Mongolia).

 

Un percorso questo, per dovere di cronaca e spiegato nei dettagli da Giancarlo Corbellini, che fu anticamente (1245) “battuto” – ovviamente non in bicicletta, ma attraverso l’ausilio di cammelli e muli - da un frate francescano di nome Giovanni Pian del Carpine (uno dei primi compagni di San Francesco) ed esattamente 25 anni dopo (1270) da Marco Polo lungo quella che poi diventerà - per l’appunto - la Via della Seta.

 

Un plauso allo stesso Corbellini è arrivato anche da parte dell’avvocato sondriese Angelo Schena – past president - della sezione provinciale valtellinese (Sondrio) del C.A.I. riguardo alla bella serata organizzata dalla “dinamica” sottosezione di Berbenno che – ancora una volta – la penultima è stata quella di fine novembre 2017 in occasione del festival dei “parchi” con la presenza del notissimo alpinista Patrick Gabarrou il quale ha letteralmente polarizzato l’attenzione del pubblico … in un “momento” di elevato alpinismo!

 

Silvio Mevio

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