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Un viaggio straordinario

SCUOLA - 03 03 2018 - Le insegnanti

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/progetto danza_scuola quadrifoglio

Tutto ebbe inizio una mattina quando nella nostra palestra trovammo una sorpresa… era una signora che aveva delle “strane scarpe” che ci invitò con un sorriso a sederci in cerchio chiese ad ognuno di noi il nostro nome e il colore preferito e, come per magia, li estraeva da ogni parte del suo corpo. Poi bastava sfregarli con le nostre mani per renderli brillanti e luminosi e spargerli dove più ci piaceva: sul viso, sulle gambe, sulle orecchie… Quando LEI ci vide così colorati ci chiese se volevamo partire per un viaggio e tutti noi rispondemmo “SIIII!!!”

 

Non saremmo andati in automobile nè in treno, nè in aereo, bensì con in razzo e LEI sarebbe stata il nostro comandante “CHEF”.

 

Il razzo partì e atterrò sulla luna. Usciti dal razzo provammo una strana sensazione, sentivamo il nostro corpo leggero, leggerissimo, stavamo FLUTTUANDO. Poi incontrammo un terreno appiccicoso sembrava ci fosse la colla... quanta fatica per muoverci… Ma il nostro CHEF ci spronava , ci incoraggiava ad andare avanti. Ad un certo punto abbiamo visto uno strano cratere dal quale usciva una luce calda e ed avvolgente.

 

Ci avvicinammo e il nostro CHEF ci spiegò che era una fabbrica di stelle e che noi con molta delicatezza potevamo prenderle. Ci riempimmo le tasche e poi, una ad una le spargemmo nel cielo dove piu’ ci piaceva. Fluttuando tra un cratere e l’altro trovammo delle pietre lunari fluorescenti, tutti avremmo voluto toccarle ma purtroppo erano molto calde, anzi bollenti cosi’ ognuno di noi le teneva in mano pochi secondi poi le passavamo ai nostri amici seguendo un ritmo dettato dal nostro CHEF. I nostri occhi brillavano di gioia mentre riflettevano la luce delle pietre. Ad un tratto sentimmo dei lamenti: non lontano da noi c’erano dei piccoli marziani che piangevano perché si erano persi e cercavano le loro mamme. Ognuno di noi ne prese in braccio uno e con una dolce melodia li cullammo, rassicurammo, baciammo finche’ si addormentarono.

 

Nelle nostre tasche ci rimanevano ancora due stelle, ne prendemmo una e esprimemmo un desiderio. I piccoli marziani dovevano tornare su Marte dalle loro mamme, tutti chiudemmo gli occhi e quando li riaprimmo, i piccoli marziani non c’erano più... Il nostro comandante CHEF ci guardo’ sorridendo, il nostro desiderio si era avverato, poi disse “Avete con voi ancora una stella: potete esprimere l’ultimo desiderio!”.

 

Ci sdraiammo e chiudemmo gli occhi... quello che ognuno di noi espresse è... un segreto!!!

 

Le insegnati della scuola dell’infanzia Quadrifoglio ringraziano l’insegnante della scuola di danza Arabesque di Tirano che con la sua professionalità ha svolto un laboratorio di gioco-danza dove i bambini sono stati stimolati all’uso del proprio corpo in maniera dinamica, creativa, comunicativa, utilizzando diversi accompagnamenti musicali (dal classico al moderno) per stimolare in loro coordinazione, senso del ritmo, concentrazione e improvvisazione lasciando largo spazio all’espressione di se’ stessi .

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