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"L’isola che c’è", in scena la tutela dell'ambiente

SCUOLA - 07 06 2019 - I bambini

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/“L’isola che c’è”, teatro primaria Marinoni

Noi bambini di 3^ e 4^ della Scuola Primaria di Madonna abbiamo collaborato alla creazione del teatro “L’isola che c’è”, che abbiamo messo in scena giovedì 30 maggio 2019, al Cinema Teatro Mignon di Tirano, in due spettacoli: al mattino per i compagni delle altre classi e la sera per le famiglie.

Per realizzarlo abbiamo impiegato tre mesi con l’aiuto delle insegnanti, in particolare della maestra Claudia, con la regia di Ermanno Pingitore e Claudia Russo, che sono venuti da Milano per svolgere il laboratorio teatrale.

 

La storia parlava dell’inquinamento, in particolare dell’immensa isola di plastica, grande tre volte la Francia, che si trova in mezzo all’Oceano Pacifico tra S.Francisco e la California.

Noi, travestiti da rifiuti con sacchetti e bottiglie, abbiamo creato il mostro di plastica con i movimenti del nostro corpo. Un gruppo di bambini, che interpretava i salvatori, hanno chiesto aiuto alla regina del mare che ha dato loro una magica pozione per sconfiggere e distruggere il mostro. La regina appariva in scena con le sue ancelle facendo un balletto; ella poteva esprimersi solo con i gesti che i salvatori hanno saputo interpretare. Tutti insieme abbiamo anche cantato due canzoni sul rispetto e sulla salvaguardia dell'ambiente e nel finale due compagni hanno letto dei pezzi del libro di Greta Thunberg “La nostra casa è in fiamme”.

La storia si è conclusa con il riciclaggio di tutti i rifiuti, quindi con la scomparsa dell’isola di plastica.

 

Purtroppo nella realtà “L’isola c’è” e noi bambini ci auguriamo che gli adulti di oggi agiscano per salvare l’ambiente e darci la possibilità di vivere in futuro nel mondo che noi vorremmo: pulito, senza inquinamento, con la pace,...

 

Come scenografia abbiamo proiettato sullo sfondo tutti i nostri disegni dei mostri e alcuni disegni di paesaggi. Per realizzare il balletto delle sirene ci ha aiutato Arki Mendoza un genitore e maestro di Zumba. I costumi e gli oggetti di scena sono stati realizzati dai nostri genitori e dalle nostre insegnanti utilizzando rifiuti di plastica, lattine, carta,...

 

L' esperienza teatrale è stata divertente, bella, abbastanza lunga e interessante. Ci sono volute tante persone e molti giorni per realizzare questo spettacolo, che è risultato bello e coinvolgente. Anche se eravamo molto agitati e anche un po' intimoriti prima di andare in scena, nello spettacolo abbiamo dato il meglio di noi.

Infatti il pubblico ha applaudito calorosamente e i nostri parenti ci hanno fatto tanti bei complimenti!!!

 

Siamo molto entusiasti dell'esperienza vissuta e speriamo che il Mondo migliori, anche grazie a noi, che saremo i futuri cittadini!!

Per chi si fosse perso lo spettacolo puù guardare la galleria fotografica e leggere qui il messaggio di Greta che abbiamo fatto un po' nostro:

Se arriverò a cento anni, nell’anno 2103 sarò ancora viva. Quando pensate al futuro, oggi non andate oltre il 2050. In quella data, se arriverò a cent’anni, non sarò neanche a metà della mia vita. Ma cosa succederà dopo?

Nel 2078 festeggerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli o nipoti, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, degli adulti del 2018.

Magari chiederanno perchè non avete fatto niente quando eravate ancora in tempo. Quello che facciamo o non facciamo in questo momento condizionerà tutta la mia vita, e le vite dei miei figli e dei miei nipoti. E quello che facciamo o non facciamo adesso, io e la mia generazione non potremo correggerlo in futuro. E’ per questo che, ad agosto quando è iniziata la scuola, ho deciso che ne avevo abbastanza.”

 

Gli adulti continuano a dire “Diamo speranza ai giovani”

Ma io non voglio la vostra speranza.

Non voglio che siate ottimisti.

Voglio che siate in preda al panico.

Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno.

E poi voglio che agiate.

Voglio che agiate come fareste in un’emergenza.

Voglio che agiate come se la nostra casa fosse in fiamme.

Perchè lo è.”


I bambini delle classi 3^ e 4^ della Scuola Primaria Marinoni

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