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Viticoltura 2017: precocissima ma segnali più che positivi

ECONOMIA E POLITICA - 01 08 2017 - fondazione fojanini

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/uva

Nel passato era successo solo nel 2007 e quest’anno, per la seconda volta negli ultimi 20, i tecnici della Fondazione Fojanini hanno iniziato a luglio il lavoro di campionamento delle uve per le prime valutazioni analitiche sulla produzione 2017. Questo dimostra che siamo, al momento, in presenza di un’annata precocissima. E’ evidente che è ancora presto per dare indicazioni certe sulla vendemmia di quest’anno, ma  è certo che l’anticipo di maturazione ci fa guardare con serenità al proseguo della campagna viticola. 

 

Le analisi chimiche servono a valutare  il trend di maturazione e  vengono, da 20 anni,  effettuate su uve che provengono da vigneti guida, dalle stesse piante e con la stessa tecnica di prelievo che ci permettono di avere un quadro sull’andamento della maturazione. 

 

La carica produttiva è nella norma, tranne in quelle zone colpite dal gelo primaverile. I pesi medi dei grappoli sono nella media, e il loro peso finale dipenderà molto dall’andamento climatico di agosto. 

Al momento e salvo smentite (mancano ancora due mesi alla vendemmia), si preannuncia un’ottima vendemmia. 

La fase fenologica dell’invaiatura (colorazione) è, nelle aree più precoci, al 40/50%. Al di sopra della quota altimetrica di 500 s.l.m. tale percentuale diminuisce al 10/20%.  

 

Già alla ripresa vegetativa si osservava un anticipo di fenologia che, a metà aprile, era quantificabile in 7-10 giorni. Purtroppo dal 18 al 20 aprile le zone di fondovalle sono state colpite da una forte gelata, pesante soprattutto in termini di durata, che ha determinato forti danni e addirittura azzeramento delle produzioni, nei vigneti del fondovalle nei comuni di Albosaggia, Caiolo, e anche Poggiridenti, Tresivio e Ponte in Valtellina, e nelle zone di fondovalle andando fino a Tirano. Gli abbassamenti termici determinavano anche un rallentamento generale dello sviluppo vegetativo e fenologico anche nelle altre zone. Il successivo aumento delle temperature e le precipitazioni di fine aprile-primi di maggio (anche se di minore consistenza rispetto alla media del periodo) determinavano un recupero nello sviluppo, tanto che  metà maggio si osservava nei vigneti della provincia l’inizio della fioritura. 

 

Un mese di giugno caldo (21.8 °C contro una media storica per il mese di 19.8 °C), anche se poco piovoso (le piogge, anche abbondanti, si sono concentrate tutte nell’ultima settimana del mese), ha permesso una ulteriore accelerata, tant’è che a inizio luglio si osservavano già i primi acini invaiati nelle zone più precoci. Le piogge del periodo 21-24 luglio hanno permesso di recuperare una corretta  dotazione idrica, consentendo anche una ripresa dello sviluppo dimensionale degli acini, per cui al momento ci troviamo nelle condizioni di anticipo vegetativo e di maturazione, di cui si è detto sopra. Se seguiranno, a questo periodo molto caldo, altre precipitazioni distribuite da qui ad agosto, queste saranno sicuramente positive per il buon prosieguo della maturazione.

 

I primi dati elaborati evidenziano come l’annata 2017 ha, al momento, parametri chimici che  la  fanno rientrare tra le annate precocissime.  
      

Classificazione tecnica andamento annate ad inizio agosto  

Annate precocissime 
2007 - 2017

Annate precoci 
2003 – 2009 – 2011 - 2015

Annate medio - precoci 
2002 - 2005 – 2012 - 2014

Annate medie 
1998 - 1999 - 2000 –2004 - 2006 - 2008 - 2010 

Annate tardive 
2001 - 2013 -2016

 

Le analisi sulla maturità tecnologica verranno integrate  da settembre  anche con quelle relative alla maturità fenolica (colore, tannini ecc.) e sul contenuto di acidi organici (malico e tartarico).

 

Fondazione Fojanini

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