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Smart metering: Secam prima in Italia

ECONOMIA E POLITICA - 08 11 2017 - redazione

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/ecomondo secam

Un territorio abitato dai 200 ai 2200 metri di altitudine, la mancanza di misuratori di consumi, la scelta, lungimirante, di puntare decisi sullo smart metering nel 2015, quando nel resto d’Italia era ancora una tecnologia da sperimentare. L’esperienza di Secam, pioniere nel telecontrollo e nella trasmissione dei dati, è stata illustrata dall’ingegnere responsabile del Servizio Idrico Integrato Brigitte Pellei a Ecomondo, in corso di svolgimento a Rimini.

 

Alla fiera leader della cosiddetta economia circolare, che comprende il recupero di materia, l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile, Secam è stata invitata a presentare il progetto realizzato in provincia di Sondrio  nell’ambito del convegno ‘Smart metering: tecnologia matura anche per idrico?’, che si è svolto nella mattinata di ieri. Davanti a un pubblico di tecnici, operatori ed esperti del settore,  Brigitte Pellei, presente a Rimini con il direttore Andrea Mariani, ha risposto con i numeri al quesito iniziale: in un territorio morfologicamente articolato che conta oltre 100 mila utenze e 180 mila abitanti, che diventano 330 mila nei periodi di maggior afflusso turistico, Secam ha installato oltre 13 mila contatori elettronici. Un percorso iniziato nell’autunno di due anni fa a Cino, poco più di 250 utenze, individuato quale ‘comune pilota’, con l’installazione dei contatori elettronici e la sperimentazione della telelettura per misurare i consumi ma anche rilevare eventuali perdite, avarie e manomissioni in tempo reale.

 

Dopo i primi, soddisfacenti risultati ottenuti nel paese della Bassa Valtellina, i contatori elettronici sono stati installati in molti altri comuni di Valtellina e Valchiavenna. Oggi lo smart metering di Secam prevede, oltre alla misurazione dei consumi con trasmissione elettronica del dato, anche la misurazione di portate in entrata e uscita dai serbatoi con complessivamente 434 stazioni remote dislocate sul territorio provinciale, suddivise tra servizio acquedotto, 332, fognature, 75, e impianti di depurazione, 27, e una postazione centrale presso la sede di via Vanoni, a Sondrio, che raccoglie tutti i dati utilizzando la rete Gprs. Un modello, quello valtellinese, studiato da vicino anche da Sal, la Società acqua lodigiana, che gestisce il servizio idrico nella provincia di Lodi. Nello scorso maggio, una delegazione di Sal aveva visitato Cino e la centrale di telecontrollo installata nella sede di Sondrio. La scelta di puntare sulla ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie ha condotto Secam, all’epoca da poco impegnata nella gestione del Servizio Idrico Integrato, al telecontrollo che rispondeva in maniera efficiente a diverse problematiche, prima fra tutte quella legata alla necessità di letture periodiche in un territorio vasto e complesso.

 

L’utilizzo di contatori elettronici dotati di telelettura a distanza garantisce una serie di vantaggi rispetto ai misuratori meccanici: l’aumento esponenziale delle letture quotidiane, dalle 50-70 effettuate dai tecnici sul posto alle 400-600 con le teletture; la maggiore precisione anche a basse portate; la tempestività degli interventi per la risoluzione dei problemi. Secam gestisce in completa autonomia il telecontrollo grazie al personale tecnico specializzato formato in azienda.  L’evoluzione del progetto, già pianificata, prevede da un lato la sempre più approfondita analisi del dato per seguire l’attività dell’utente, dall’altro la sostituzione di tutti i contatori esistenti a partire dal 2020.

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