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Shiba Inu Coin, quando da uno scherzo nasce qualcosa di grande valore. Scoprine la storia

ECONOMIA E POLITICA - 23 03 2023 - Redazione

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Shiba Inu coin token è una di quelle storie che sono ormai tanto comuni nel business moderno. Questo token, facente parte della macro categoria dei meme-token, è infatti nato negli ultimi mesi del 2020, quasi per scherzo, prendendo ispirazione da Dogecoin e le sue caratteristiche.

Uno scherzo che si è ben presto trasformato in qualcosa di solido, con il token riconosciuto dagli addetti ai lavori come la “sorpresa del 2021”.

Oggi Shiba Inu, ticker $SHIB è un prodotto d’investimento speculativo ad alta capitalizzazione.

 

Cos’è esattamente Shiba Inu?

Questa crypto è allo stesso tempo una delle maggiori in termini di capitalizzazione (sicuramente la maggiore per quanto riguarda il settore meme-token) e un progetto leggero, che non ha mire di rivoluzionare la finanza come altri token, ma punta sul lato giocoso e divertente dell’investimento finanziario.

Leader del comparto dei meme token, Shiba Inu è un progetto controverso, con molte luci e qualche ombra. Vediamo di capire meglio in cosa consiste esattamente.

Caratteristiche del token Shiba Inu

Shiba è un meme token, ossia un token di tipo ERC20, che sfrutta l’enorme interesse e viralità dei meme tanto famosi su Internet e nelle chat dei social media. I meme, sono infatti il veicolo di passaparola di questo token che sfrutta la facile viralità di queste immagini per farsi conoscere.

Nell’affollata categoria dei meme token, Shiba Inu spicca per due caratteristiche che lo differenziano da tutti i competitor diretti:

  • Non è solo un immagine carina, ma una blockchain completa dotata di molte funzionalità e caratteristiche avanzate

  • Si basa su un protocollo, l’ERC20, non così comune, in quanto più costoso e lento. A questi due difetti si contrappone però un livello di sicurezza che molte altri meme token basati su altre piattaforme non possono garantire.

Caratteristiche vincenti del token Shiba Inu

Shiba Inu presenta alcune caratteristiche che lo rendono interessante anche agli investitori esperti, istituzionali, che non si fanno impressionare dalla viralità di un meme.

Comunità

Shiba Inu ad esempio si appoggia su una delle community più forti tra quelle del settore crypto. Un vero e proprio esercito, lo SHIBARMY, che sostiene il progetto in modo emotivo e istintivo. Una comunità che già una volta ha mostrato la sua utilità, quando è rimasta fedele a questo token dopo l’importante correzione del comparto di pochi mesi fa che ha segnato il destino invece di alcune altre crypto ben più conosciute e famose.

 

Accettata da molti

Nonostante la sua giovane età e il suo aspetto a prima impressione poco serioso, Shiba Inu è stata accettata molto bene dagli Exchange. Troviamo questa crypto presente in moltissime piattaforme e in lista avanzata d’ingresso in quelle che ancora non la gestiscono. Prima tra queste probabilmente KuCoin, che fin da subito ha creduto nelle interessanti caratteristiche di questo token.

 

Si tratta di un meme, ma…

Shiba Inu è un meme token e questa classificazione non depone ovviamente in favore della sua serietà e credibilità da parte del mercato internazionale. Ancora una volta Shiba Inu (SHIB) però sorprende grazie ad alcune funzionalità avanzate invidiate anche dalle crypto più serie.

 

Questo token presenta infatti un nuovo sistema di swap, denominato ShibaSwap, che a sua volta fa da portale esclusivo verso altre funzionalità avanzate come ad esempio dei cryptotoken tematici.

 

Cosa non piace di Shiba Inu?

Non c’è molta trasparenza dietro al progetto Shiba Inu. Il team di sviluppatori dietro a questo token non è conosciuto e ci sono anche alcuni dubbi da parte dei detrattori di questo token sulla neutralità della fanbase di questa moneta, che secondo molti sarebbe di dubbia origine.

 

D’altra parte questo non è un fattore così penalizzante nel settore delle crypto e non distoglie gli interessati dall’investire in criptovalute, che non si fanno molti problemi ad accettare creatori sconosciuti o comunque “mascherati”. 

 

Esempio emblematico quello del Bitcoin, la crypto più famosa del mondo il cui creatore è ancora oggi poco più di uno pseudonimo.

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