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Se la Fontina diventa valtellinese

ECONOMIA E POLITICA - 14 09 2017 - Redazione

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/fontina valtellinese

«C’è una pericolosa deriva che dobbiamo fermare: prodotti tipici che dovrebbero essere tutelati dai marchi europei sono in realtà alla mercé di truffatori e incompetenti che, con dolo o semplicemente per superficialità, ne minano il buon nome e la reputazione esponendoli a rischi enormi sul mercato. Con il collega valdostano Albert Laniece ci faremo promotori di un’interrogazione per chiedere tutele maggiori per i prodotti tipici. Lo Stato deve difendere le nostre eccellenze agroalimentari per il valore economico ma anche in quanto espressione della storia e della cultura dei nostri territori».

 

Così il senatore Jonny Crosio dopo l’escalation di attacchi ai prodotti tipici: la fontina, tipico formaggio valdostano, sul volantino di un’insegna della grande distribuzione è diventata valtellinese e, peggio ancora, ne esistono varianti prodotte lontano alle Alpi, addirittura in Danimarca.

 

«È scandaloso che accada tutto ciò: se la legislazione vigente non è in grado di proteggere i nostri prodotti tipici è necessario integrarla o cambiarla. Di questo passo il Bitto diventerà genovese e lo Sforzato ungherese. Come Lega Nord ci batteremo anche contro il Ceta che penalizza le produzioni italiane, compresi vini e formaggi valtellinesi. Per noi è un no convinto e lo difenderemo in Parlamento contro un governo che propone la ratifica dell’accordo».

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