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Ripristinati i fondi per la Carta Sconto Carburante

ECONOMIA E POLITICA - 29 11 2017 - Redazione

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“Con l’approvazione del mio emendamento sulla Carta Sconto Carburante, - ha dichiarato il senatore valtellinese Mauro Del Barba, a seguito delle ultime votazioni notturne in materia di Legge di Bilancio 2018 - la Commissione Bilancio del Senato ha ripristinato il fondo nazionale di cinque milioni di euro, confermando così lo stanziamento dello scorso anno”.

 

“Come anticipato non c’è nessuno scippo, bensì la conferma di una costante attenzione del Governo ai territori di confine: un'attenzione che purtroppo non sempre è riconosciuta quando si manifesta e che, al contrario, è spesso enfatizzata quando si teme possa venire a mancare”.

 

La carta carburante permette ai cittadini residenti nei comuni distanti meno di 10 e 20 chilometri dal confine con la Svizzera di effettuare un rifornimento scontato presso i distributori di carburante presenti in quei comuni. In Valtellina e Valchiavenna sono coinvolti 29 Comuni, che rappresentano più di un terzo degli abitanti della Provincia di Sondrio e vedono la presenza di diciotto distributori, un quarto del totale provinciale.

 

“Il meccanismo della Carta carburante - ha concluso il senatore morbegnese nasce negli anni Novanta, quando le esigenze sociali ed economiche erano molto diverse, così come il valore di scambio tra la valuta italiana e quella svizzera: ho visto che in tanti, in questi anni, hanno espresso dubbi e opinioni contrastanti sull’attualità della validità di questo strumento e sulla platea di beneficiari”.

 

“Ora però che la carta sconto carburante è tornata al centro dell’attenzione, spero che sia possibile da parte del territorio e della Regione continuare la discussione su questo meccanismo, magari partendo col fare luce su alcune anomalie che parte della stampa ha segnalato nelle scorse settimane. L’obiettivo dello sconto deve essere quello di aiutare i cittadini e i piccoli imprenditori che gestiscono i distributori nelle zone di confine, e non certo finanziare direttamente le grandi compagnie petrolifere”.

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