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Razionalizzazione linee elettriche: Un peccato mortale non aver trovato un accordo

ECONOMIA E POLITICA - 02 02 2023 - Ezio Maifrè

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Leggo nell’articolo di Guido Monti : “Salta la razionalizzazione delle linee elettriche “. Esprimo netto e chiaro il mio punto di vista. Credo sia un “peccato mortale“  per la Valtellina non riuscire a realizzare il piano di Razionalizzazione delle linee elettriche poiché darebbe un gran vantaggio di ricupero di suolo e toglierebbe tre linee 220 kV ormai datate per concentrarle in una sola a doppia Terna a 380 kV. Il mancato “accordo” dei Comuni, come si legge nel Comunicato, lascia le persone come me, sconcertate.

 

E’ stata una “gravosa, difficile “scelta nel 2003 far transitare la linea a 380 kV nel tiranese, ma se il “guaio “è stato fatto, purtroppo la nascente sottostazione di smistamento deve essere ubicata nel tiranese con grave ulteriore impatto ambientale. Ora spiace constatare che malgrado quasi una decina di “proposte “di progetto, riunioni, videoconferenze, con la partecipazione dal Comitato cittadino “Amici di Chiari”, con visione dei lavori da parte dei Comuni interessati e del “ Comitato della realizzazione linee Valtellina “, della società Terna, tutto questo  non abbia dato i frutti desiderati,  quale la realizzazione della linea con la riduzione del suolo occupato delle vecchie linee e la diminuzione visiva di impatto ambientale. 

 

Il “guaio maggiore ” è stato, io credo,  in gran parte dovuto alla incertezza di fatto dell’’ubicazione della Sottostazione che avrebbe dovuto nascere sul terreno del Comune di Tirano o su quello di Villa di Tirano. Ho partecipato attivamente alle varie soluzioni proposte da Terna e dal Comitato “Amici di Chiari “e, essendo non troppo digiuno in materia, dirò che anche se si rinvia la soluzione del problema, il problema della linea e della sottostazione sarà sempre attuale e i nostri posteri dovranno affrontare ciò che noi tutti non siamo stati capaci di risolvere. Come si può immaginare una moderna Valtellina con le attuali linee 220 kV, d’ affrontare una “transizione elettrica ” delle auto da benzina o gasolio, senza una quantità sufficiente di energia elettrica di trasporto linee ?  Si può immaginare anche un rimodernamento o un potenziamento dei nostri impianti idroelettrici con linee che non sopporterebbero il carico?   Le linee elettriche occorrono come l’acqua in casa e la linea a 380 kV transitante in Valle è stata studiata per sopperire a molte necessità future.  A mio parere, si sta commettendo un madornale errore rigettando la Razionalizzazione. Le risoluzioni  dei due Comitati, (  quello degli innumerevoli studi del Comitato degli Amici di Chiari, e quello del Comitato della Razionalizzazione ) , malgrado alcune divergenze tecniche , erano tutte tendenti ad attuare il progetto di razionalizzazione e anche mitigare l’impatto ambientale e alla riduzione di occupazione di suolo. 

 

Nell’articolo su Intorno Tirano si legge : “il motivo è che diversi comuni della Comunità Montana di Tirano sono contrari al progetto presentato dalla società, e alcuni non hanno nemmeno deliberato l'approvazione di un investimento che ammonta a 1 miliardo e 700 milioni di euro” . Orbene, si ricordi in futuro, che i due Comitati per la Razionalizzazione delle linee elettriche hanno fatto, sino all’esaurimento delle loro possibilità tecniche e con buona volontà che il Programma si attuasse. Comuni e la società Terna hanno fatto le loro scelte e sembra di capire al momento, senza però un comune accordo . Allora ? Ai posteri l’ardua sentenza e nessuno poi abbia il “pianto del coccodrillo “. 

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