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Quasi serie (167): un amico, anzi un super amico, ha lasciato la torrida Milano per venirmi a trovare

ECONOMIA E POLITICA - 18 08 2018 - Giancarlo Bettini

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Da pochi giorni ferragosto se ne è andato. Le strade di tutta Italia sono intasate e lo saranno ancora di più per permettere i rientri dei vacanzieri. Il clima è stato favorevole, sole cocente durante il giorno, temporali in tutta la bresciana nelle ore notturne. Quindi anche qui da noi, separati dalle sole Orobie, della variabile meteorologica ne abbiamo risentito. Il caro amico sopra citato, un vecchio amico di scuola, coetaneo, è venuto a trovarmi. Una splendida sorpresa.

 

Dopo le elementari frequentate nel bel palazzo Marinoni, abbiamo scelto superiori diverse. L’amico Armando Della Bona si è orientato verso la ragioneria, lo scrivente si è votato alla tecnica delle costruzioni. Potremmo dire che lui prestava soldi in un Istituto di Credito Bancario, io quei denari li facevo spendere a coloro che volevano avere una nuova casa. Armando ha fatto una prestigiosa carriera arrivando ad essere Vice Direttore generale della Banca Popolare, io ho tirato righe sul tecnigrafo sino all’età della pensione. Quindi siamo in pensione da molti anni. Lui abita a Milano, io sono rimasto a Tirano.

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La nostra è stata ed è una vera amicizia. Abbiamo avuto una numerosa famiglia ed oggi tutti i figli hanno scelto la loro strada. E’ il telefono il nostro cordone ombelicale, lo strumento che ci fa sentire meno lontani. Desidero riportare azioni avvenute. Quando giunto con il treno da Sondrio avevo un certo appetito prima di andare a mensa accompagnavo Armando sino a casa sua che era in Campone ed ancora oggi ci meravigliamoi. Ci siamo chiesti “cosa avevamo di così importante da raccontare”? Ancora. Ambedue eravamo tifosi della squadra di calcio locala. Armando, indossando la maglia canarina ricopriva il ruolo di ala. io ero addetto alla stampa e descrivevo la partita per il “Corriere della Valtellina”. Direttore del giornale era Arturo Tuia.

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Viviamo oggi ricordando con nostalgia la “prima Repubblica”, quella di De Gasperi e del morbegnese Ministro Vanoni. Siamo felici per aver aiutato la ricostruzione della nostra Patria semplicemente svolgendo i nostri compiti. Chiedo scusa ai nostri lettori per aver dedicato questo articolo all’AMICIZIA, alla SENSIBILITA’.

 

Giancarlo Bettini

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