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Quasi serie (158), i pontefici che ho avuto la fortuna di conoscere nel trascorrere del tempo

ECONOMIA E POLITICA - 31 05 2018 - Giancarlo Bettini

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Nel secolo scorso a Roma, sul lato destro del Tevere, è avvenuta una trasformazione radicale della città. La zona interessata è quella della Città del Vaticano per la costruzione di via della Conciliazione. Lavori eseguiti per accedere celermente dal Tevere, da Castel San Angelo alla arcinota Piazza San Pietro berniniana. La via della Conciliazione fu realizzata tra il 1936 e il 1950 demolendo parte dei borghi Vecchio e Nuovo.

 

Non sono a conoscenza di eventuali contestazioni avvenute da parte dei romani in vita in contemporanea con il Bernini. Sono invece a conoscenza delle forti lamentele che hanno colpito i responsabili della realizzazione di via della Conciliazione. Lamentele giustificate, ma che hanno avuto il solo effetto di ritardare la fine dei lavori. Se vogliamo fare un paragone sullo stravolgimento di altre parti di città europee possiamo annoverare Parigi, stravolgimento ideato dal Prefetto parigino Hausmann

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In una frazione del paese di Vervio, in provincia di Sondrio, è nato un uomo che ha operato, da salesiano, nella stupenda città di Torino. Uomo che possedeva una forte intelligenza e che durante la sua breve esistenza ha insegnato ai giovani votati a Dio. Quel professore, o meglio i suoi eredi, lo vogliono Beato ed hanno, da anni, iniziato le pratiche necessarie. Ho un amico salesiano, professore universitario, che ha nome Remo Bracchi. A Vervio e dintorni si è formato un Comitato che ogni anno ricorda, con conferenze, don Giuseppe Quadrio. Remo Bracchi porta da Roma docenti universitari. Ricordo, tra i religiosi, la presenza, a Vervio, del Cardinale Tarcisio Bertone allora semplice prete. Ad oggi manca il miracolo. Lo scrivente fa parte del Comitato ed un giorno ha detto a don Remo: “Forse desideriamo troppo. Don Giuseppe Quadrio, nella sua modestia, da lassù, farà in modo che il miracolo non avvenga. Ci scommetterei… ”.

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Ho saputo che il Cardinale Tarcisio Bertone ha pubblicato, nell’anno in corso, un libro dal titolo “I miei Papi”. L’alto prelato ha voluto immortalare la sua vicinanza ai seguenti Pontefici: Pio XXII, Giovanni XIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.

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Oggi, a conclusione del numero 158 della Rubrica desidero copiare da Sua Eminenza Tarcisio Bertone quanti Pontefici ho avuto la fortuna di conoscere. Lo faccio dedicando quanto segue ai miei coetanei ed a coloro che credono in Dio e sono convinti di essere granelli di sabbia nell’immensità del Creato.

PIO XII

Ero ragazzo quando l’erede di San Pietro aiutava, negli anni della prima Guerra Mondiale, quanti chiedevano aiuto. E’ stato ingiustamente considerato dagli ignoranti un Papa mediocre.

GIOVANNI XXIII

Tutti lo hanno considerato “il Papa buono”. Ho visitato la sua casa natia ed ho pregato nella sua camera da letto. Ho conosciuto personalmente a Sotto il Monte il suo segretario Loris Capovilla, persona semplice, adorabile.

PAOLO VI

Un pozzo di cultura, infinitamente amante della pace. Uno dei massimi architetti—ingegneri Pierluigi Nervi ha progettato, nella Città del Vaticano, la sala Paolo Vi°. Ho avuto l’occasione di visitarla con l’amico Guido Visini.

GIOVANNI PAOLO I

Una vita da Santo, una prematura scomparsa.

GIOVANNI PAOLO II

Un Pontefice che ho amato più di tutti. Ero in Piazza San Pietro, a pochi metri da lui, durante un mercoledì dedicato all’udienza generale. Una vita, la sua, vissuta senza soste. Dalla giovinezza trascorsa in Polonia con l’invasione russa, all’attentato nella piazza berniniana, all’aiuto dato per difendere dagli invasori la sua Patria. Al suo amore per le alte quote, per lo sci. E potremmo continuare a raccontare...

BENEDETTO XVI

Uno dei due Papi che condividono la Città del Vaticano. Ha dato le dimissioni per motivi di salute e perché, giustamente, più non sopportava una Chiesa e una società in declino.

FRANCESCO

L’altro dei Papi che condividono la Città del Vaticano. E’ un Pontefice che è giunto dall’Argentina e che, in più occasioni, ha dimostrato coraggio. Un Papa che cerca di combattere un mondo pazzo. Che Dio ce lo conservi!!!

 

Giancarlo Bettini

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