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Quasi serie (152): Bell’Italia

ECONOMIA E POLITICA - 07 04 2018 - Giancarlo Bettini

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Bell’Italia è una rivista Mondadori che non ha bisogno di presentazioni. In questo inizio di primavera detta rivista riporta un bellissimo servizio sulla nostra valle, sulla Valtellina. I testi e le fotografie sono di Alberto Nardi. Ottimo lavoro di un giornalista che non ho il piacere di conoscere, Noi indigeni abbiamo il dovere di ringraziarlo. Ammetto di non essere un assiduo lettore e la presenza su Bell’Italia del pezzo mi è stata segnalata da un amico. Più pagine sono state dedicate alla nostra valle. Bellissimo lo scritto di Nardi e splendide le sue fotografie.

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Desidero aggiungere miei pensieri ad integrazione del lavoro portato su carta da Alberto Nardi. Nel mio girovagare in gioventù sulle Alpi, dal Piemonte al Veneto, sono giunto a sostenere che la Valtellina è una delle più belle del nord Italia. Risalendo il fondovalle della nostra provincia, da Colico in su, troviamo numerosi terreni coltivati a prato. Più su abbondano, sulla sponda retica, vigneti e frutteti sino a Tirano. Lasciata la città, dove troneggia il Santuario della Madonna, si inizia a salire. Bormio, detta anche “la magnifica terra” è città turistica. Poi la valle si divide in due, la Val di Dentro e la Valfurva. Percorrendo la prima giungiamo a Livigno, la seconda ci porta a Santa Caterina. Due località dove il turismo è sovrano. Alzando lo sguardo ammiriamo la alte cime, alcune della quali coperte tutto l’anno da neve e ghiacciai. E’ difficile trovare valli che hanno tutto quanto abbiamo noi.

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“Teleunica”, una Tv locale, alcuni giorni or sono ha mandato in onda un programma sul potenziamento della latteria di Chiuro. Potenziamento che non riguarda solamente le strutture, l’acquisto di nuove macchine, ma che amplia notevolmente il numero degli associati. Questi ultimi sono giovani che hanno deciso di mutare vita, sono loro che hanno scelto un lavoro faticoso sia per quanto riguarda la cura del bestiame, la lavorazione del latte, la vendita di quanto prodotto. Ho già avuto modo di scrivere, alcuni anni orsono, sempre in Valtellina, ad alta quota, l’idea di altri giovani che avevano iniziato lo sfruttamento di maggenghi abbandonati. Sono tutte queste iniziative lodevoli. Nella nostra provincia abbondano pascoli e boschi.

 

Giancarlo Bettini

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