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Massimo Sertori: Mi spenderò senza riserve per la tangenziale di Tirano

ECONOMIA E POLITICA - 20 02 2018 - Marco Travaglia

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Massimo Sertori, classe 1968, sarà il candidato della Lega Nord per le prossime elezioni regionali del 4 marzo. Dal 2009 al 2014 è stato Presidente della Provincia di Sondrio. E' vice-sindaco del suo paese, Ponte in Valtellina, e attualmente ricopre anche la carica di Responsabile Federale per gli Enti Locali del suo partito.

 

Massimo Sertori, da un po' di tempo è uscito dalla scena della politica provinciale. Si stava preparando a questo momento?
Sono un imprenditore, marito, padre di famiglia, una persona ricca di interessi e di amicizie... insomma ho sempre avuto una vita interessante e intensa.
Non vivo e non ho mai vissuto, quindi, di politica, sono piuttosto un imprenditore prestato alla politica intesa come costante esercizio di confronto e dialogo per il bene comune. Una politica di servizio per trovare le migliori soluzioni possibili ai problemi
della mia Terra e della mia gente. Con questo spirito, nel 2009 mi sono candidato e sono stato eletto Presidente della Provincia fino al 2014. 5 anni molto belli e di grande lavoro al termine dei quali sono tornato alla mia vita di sempre continuando in ambito politico amministrativo a ricoprire l’incarico di vice sindaco nel mio paese, Ponte in Valtellina, e dando il mio contributo al partito con l’incarico di Responsabile Federale per gli Enti Locali della Lega.
Per rispondere alla domanda, dunque, non mi stavo preparando a nulla. Considero però che la Lombardia stia vivendo un periodo storico molto particolare, per questo ho deciso di tornare alla vita anche pubblica cercando di impegnarmi per il bene comune.

 

Se guardiamo al passato, la sua elezione sembra una pratica scontata: sarà così anche questa volta?
Mi presento con la mia storia personale e professionale di amministratore e imprenditore, saranno i valtellinesi e i valchiavennaschi a giudicarmi e a decidere se darmi fiducia oppure no così come se esprimere il loro consenso ad un movimento che, come è noto, ha a cuore temi fondamentali che, sempre di più, necessitano di risposte certe.

 

Qui a Tirano troverà soprattutto l'opposizione del M5S? Cosa ne pensa del candidato abduano Simone Agutoli?
Pur frequentando molto spesso Tirano non conosco personalmente il candidato del M5S.
Mi dicono che sia un giovane e questo non può che farmi piacere. Ben venga inoltre, al di là delle evidenti differenze sui grandi temi a livello nazionale, se anche il signor Agutoli affronta la politica con spirito di servizio per migliorare la condizioni delle nostre genti.

 

Quali sono le ragioni per cui le persone dovrebbero votarla?
Come ho detto questo è un momento storico importantissimo per la Lombardia che solo lo scorso 22 ottobre ha visto la mobilitazione di milioni di cittadini che hanno espresso in modo molto chiaro la loro volontà di autonomia.
Ciò ha implicato il fatto di aver avviato con il Governo di Roma un confronto deciso e mirato a chiedere e ottenere competenze e risorse su 23 materie. Maggiore autonomia, competenze e risorse per la Regione Lombardia, significa anche organizzare e declinare il tutto in chiave locale, trasferendo competenze e risorse a Comuni e Province fino ad arrivare un giorno ad ottenere le stesse condizioni dei territori a noi vicini.
Il mio desiderio è quello, dunque, di poter essere in Consiglio Regionale proprio per far sì che sia le criticità quanto le opportunità del nostro territorio, tanto bello quanto fragile, e delle sue comunità trovino ascolto e soluzioni. In tal senso e con questo spirito mi sono messo a disposizione della mia gente.

 

Quali sono, secondo lei, le tematiche più importanti da affrontare in Provincia di Sondrio? Quali saranno le sue proposte che porterà nel consiglio regionale?
Siamo a Tirano, sto parlando ai tiranesi... di sicuro un progetto per il quale mi spenderò così come mi sono già speso in passato in qualità di Presidente della Provincia è quello della tangenziale di Tirano. Un’opera dovuta ai tiranesi e a tutta la viabilità della provincia, un intervento per il quale - se sarò eletto - mi spenderò senza riserve. Vi sono poi tanti altri temi: sanità, servizi, lavoro, territorio e ambiente, trasporti.
Una piccola proposta tanto per esemplificare, considerando che Tirano è il capolinea della ferrovia italiana: non tutti sanno che il Governo Maroni, attraverso Ferrovie Nord, ha investito 1 miliardo e 700 milioni di euro per l’acquisto di nuovo materiale rotabile.
Una delle proposte per le quali mi impegnerò è che alcuni di questi nuovi treni siano destinati alle tratte valtellinesi e valchiavennasche.

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