I "si" e i "no!” detti a ragion veduta - Parte quinta
ECONOMIA E POLITICA - 03 08 2023 - Ezio (Méngu)
Mi pare essenziale, a questo punto ricollegarmi con il chiaro articolo del 13.05. 2020 apparso su Intorno Tirano a firma dell’ing. Ferdinando Bondiolotti. L’articolo lo si trova cliccando : https://intornotirano.it/articoli/cronaca/razionalizzazione-linee-elettriche-valtellina-un-po--di-storia-fino-ai-giorni-nostri dal titolo “ Razionalizzazione linee elettriche Valtellina: un po’ di storia fino ai nostri giorni. Condivido in parte l’articolo e in particolare l’espressione “i patti devono essere rispettati“. Conosco il valente ingegnere elettrotecnico, esperto in impianti idroelettrici e di linee elettriche. Ha partecipato al Protocollo d’intesa per la Razionalizzazione delle linee elettriche in Valtellina con tavoli tecnici del 2019-2020-2021- e del 14/12/2021 ( riunione conclusiva ) per le fasi B dell’Accordo di Programma per la Razionalizzazione linee elettriche appartenenti alla rete di trasmissione nazionale, relativa alla Lombardia nord- orientale per la Fase B1 Grosio - Villa di Tirano. Traggo alcuni spunti dall’articolo. La razionalizzazione delle linee elettriche in alta tensione e in particolare in Valtellina e Valchiavenna era un problema già dibattuto da molti anni in quanto nelle nostre Valli molte società idroelettriche di sono avvicendate e con la costruzione degli impianti idroelettrici ogni società ha sviluppato la rete di distribuzione per portare l’energia nei luoghi più idonei ai loro interessi. Sono nati in Provincia di Sondrio molti elettrodotti e quindi gli impatti ambientali delle linee si sono susseguiti senza soluzione di continuità, nel tempo si è sentita l’esigenza di seguire un percorso comune di Razionalizzazione delle linee in modo da potere eliminare molti tralicci di linee ormai obsolete con l’interramento o accomunandole su una sola più grande allo scopo di ricuperare spazi di terreno impegnato. Con la nascita della Società Terna il processo di Razionalizzazione delle linee elettriche ha avuto un notevole impulso. Nel 2003 è stato firmato un protocollo di intesa tra l’allora GRTN, ora Terna, con la Regione Lombardia, le provincie di Sondrio e Brescia , le Comunità Montane di Tirano e Valcamonica ed i comuni dei rispettivi mandamenti. L’accordo prevedeva: Lo smantellamento degli elettrodotti a 220 kV , L’interramento di quelli a 130 kV e la razionalizzazione di un sistema a 380 kV di collegamento con la Pianura Padana e con la Svizzera, oltre alle relative stazioni elettriche 220 / 380 kV . Allo scopo di continuare i lavori di razionalizzazione previsti dal Protocollo un gruppo di persone si sono unite dando vita ad un: Comitato per la Razionalizzazione delle linee alta tensione Valtellina- Valchiavenna – Valcamonica , la cui iniziativa ha dato impulso al processo di Razionalizzazione che da anni era fermo. Dopo questa pregevole iniziativa sono nate molte concertazioni tra Terna e gli Enti interessati del tiranese. Queste preziose attività hanno portato a individuare soluzioni ottimali, sia sotto l’aspetto ambientale ( eliminazione tralicci ) che impiantistico ( eliminazione , posa di cavi a 380 kV, sottostazioni in blindato, con notevoli riduzione di spazio ecc. ) . Nello studio di fattibilità si è dato la precedenza ad un “ corridoio “ in cavo a doppia linea interrato tra la stazione denominata “ Grosina “ e una piccola stazione di transizione in comune di Mazzo e da qui un breve tratto aereo di circa 1 km per il raccordo alla linea 380 kV Robbia- S. Fiorano. Di più, Terna ha previsto, nella realizzazione della stazione “ Grosina “ i montanti per accogliere i cavi a 220 kV della Centrale A2A consentendo così la razionalizzazione dell’esistente sottostazione a 220 KV, prevedendo un importante miglioramento paesaggistico nella zona delle Incisioni Rupestri. Tutta la documentazione e i progetti relativi sono stati forniti ai vari Comuni con la possibilità di accesso al pubblico. Ho studiato parte della documentazione tecnica e per quanto concerne la mia esperienza ( a mio parere e se può valere qualcosa ) il tratto Grosio- Tirano di Razionalizzazione contempla le migliori soluzioni tecniche possibili in fatto di impiantistica in cavo e in GIS ( stazione in blindato con spazi ridotti ). In verità, su quel tratto esiste ancora una “concertazione logistica “ per la localizzazione di una piccola cabina di Transizione tra i confini di Tovo e Mazzo ma io credo che la soluzione la si trovi in tempi brevi. Ora è la volta della condivisione del progetto di massima da Tirano verso Venina con la relativa sottostazione chiamata “ Poschiavino “, per poi continuare sino a Piateda, proseguire in Valle e giungere in Valchiavenna e collegarsi con la Svizzera. Ma il tutto sembra essere andato “ in stallo “ su un particolare : l’ubicazione che Terna ha proposto per la cosi detta sottostazione denominata” Poschiavino”. Continua... Ezio (Méngu)“ PACTA SUNT SERVANDA ( i patti devono essere rispettati )
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