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Frontalieri, nessuna novità sull'accordo tra Berna e Roma

ECONOMIA E POLITICA - 21 02 2017 - Jonny Crosio

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«La bella notizia per le migliaia di frontalieri, preoccupati in vista dei possibili cambiamenti, è che non ci sono novità sull’accordo tra Italia e Svizzera. Siamo ancora nella fase di una stesura condivisa fra tecnici: considerato che dovrà nuovamente essere discusso prima di arrivare nei rispettivi parlamenti è facile prevedere che passeranno anni e anni.

 

C’è da stare tranquilli, anche perché il governo pro tempore che abbiamo in Italia e gli scenari che si aprono in un’Europa percorsa da contestazioni proprio sulla libera circolazione delle persone non possono che dilatare ulteriormente i tempi. I frontalieri sono salvi e lo sono anche i Comuni che continueranno a ricevere i ristorni da Berna: se fosse Roma a ripartirli, come previsto dall’accordo, non arriverebbero a destinazione e i frontalieri verrebbero utilizzati come bancomat, come la vicenda del fondo per le indennità disoccupazione insegna».

 

Così il senatore Jonny Crosio che oggi a Roma ha incontrato il presidente del Consiglio di Stato del canton Ticino Paolo Beltraminelli e l’ambasciatore svizzero Giancarlo Kessler per approfondire le tematiche relative al frontalierato.

 

«Non conoscevo personalmente il presidente e ne ho avuto l’impressione di una persona equilibrata, che conosce i problemi e che tiene particolarmente al consolidamento dei rapporti fra Ticino e Lombardia - continua il senatore Crosio -. A lui ho ribadito che la scelta migliore sarebbe quella di trovare soluzioni a livello locale per poi sottoporle ai rispettivi governi centrali.

 

Se Roma e Berna confezionano un accordo passando sopra le nostre teste, per noi è una sconfitta. Parlarsi e concordare soluzioni fra territori è la via più semplice e naturale, poiché oltre ai confini condividiamo le problematiche. L’auspicio, che ho esposto a Beltraminelli e all’ambasciatore Kessler, è che si vada in questa direzione».

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