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Diritti TV: Sky, Dazn e problemi streaming. È' già baraonda per seguire le partite

ECONOMIA E POLITICA - 28 08 2018 - Redazione

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/Sky, Dazn e problemi streaming

In Italia, quest’anno, la situazione è diventata quanto mai prima d’ora frastagliata e ambigua: con l’uscita di scena di Mediaset Premium, sembrava dovesse essere Sky la regina dei diritti tv, offrendo a tutti gli appassionati il meglio del meglio del calcio. Tuttavia, l’uscita di Fox dal gruppo di Murdoch ha spianato difatti la strada, in Italia, a DAZN, il Netflix del calcio, appartenente al gruppo britannico Perform, capace di aggiudicarsi per cifre da capogiro tre partite della nostra Serie A divise con Sky: tre trasmesse dal gruppo britannico, sette da quello di casa a Rogoredo. Ma non solo, perché DAZN trasmette tutta la Serie B, un campionato che appassiona sempre più gli italiani, come la Liga spagnola, assieme alla Ligue1 e alla serie b francese, nonché uno svariato numero di sport americani come baseball ed MMA.

 

Ma è subito polemica, ed è già intervenuta l’Anti-trust per il discorso doppio abbonamento. Ormai è noto a tutti che, salvo lo sconto applicabile per clienti Sky ed ex-Mediaset, Dazn costa 9.99 euro al mese. Difatti, si tratta di un doppio abbonamento, anche se scontato. Non è la prima volta che due piattaforme concorrenti si dividono il palcoscenico, ma questa volta la situazione è più intricata. Sky offre un servizio televisivo regolare, DAZN è un servizio streaming: abbonamenti e modalità diverse, a costi differenti.

 

Tuttavia, gli accordi tra i due gruppi comprendono delle scontistiche per chi è cliente SKY e che, con SKY Q, il nuovo servizio offerto dal gruppo SKY ITALIA, può vivere una esperienza visiva veramente appagante e totale con un semplice click o accendendo la smart-tv. Meno caro invece il prezzo per chi è stato abbonato a Mediaset Premium: a 19.90 euro al mese DAZN è disponibile, sempre in streaming. Insomma, il gruppo Perform ha mischiato e non poco il pacchetto diritti tv in Italia, stravolgendo un mercato che nell’ultimo quinquennio ha avuto due soli padroni, Sky e Mediaset. Apparentemente, a differenza di SKY, DAZN ha dei vantaggi, prima economici, non indifferenti: il prezzo, accessibile, è vantaggioso. Le piattaforme su cui guardarsi il meglio del calcio, italiano e non, non mancano: console, smart-tv, smartphone tablet, PC.

 

Infine c’è chi ha deciso, incredibile ma vero, di non aggiungere nulla ai rispettivi abbonamenti o addirittura di disdire: è un caos che ha creato più problemi che altro, la chiarezza è stata poca e c’è anche chi è tornato al vecchio sistema della radio, puntando sull’evergreen “Tutto il calcio minuto per minuto” di Radio Uno. I problemi, del resto, non mancano di certo: quanti avranno la propria squadra del cuore, ad esempio, in posticipo il sabato sera, dovranno affidarsi a DAZN: è stato così per i tifosi del Napoli ed è proprio da Napoli che sono arrivate le maggiori segnalazioni agli innumerevoli problemi che il servizio streaming ha presentato nelle sue prime due uscite. Blocchi continui, ritardi, non di secondi ma di minuti, rispetto alla diretta classica, crash dell’applicazione, impossibilità di accesso alla stessa, errori su errori segnalati dalla stessa app di DAZN, sia da console, sia da smart-tv, sia da PC.

 

Problemi antipatici, soprattutto per quanti non vivono nelle grandi città con copertura ottimale di linea internet: il più grande vantaggio di DAZN, la connessione cioè, in alcuni casi è il suo vero tallone d’Achille. Anzi, gli spettatori più ortodossi si sono già scatenati, arrivando anche in qualche caso alla disdetta. Il servizio, che all’estero è online da tempo, riscuote in Europa parecchio successo, anche a prezzi ridotti rispetto all’Italia: comodo, funzionale, innovativo. In Italia è in sperimentazione, diciamo così, avendo debuttato da poco. Serviranno tempo e pazienza per godersi il meglio che DAZN ha da offrire, mentre SKY resta una sicurezza, seppur economicamente, a tratti, inaccessibile. I diritti TV in Italia, in questa rovente estate che si appresta a concludersi, sono stati stravolti. Abbonamenti aggiunti, altri ridotti, altri scomparsi, altri arricchiti. Nuovi decoder, nuove tecnologie, nuovi ingressi. A pagare, vantaggi e svantaggi, è sempre e solo l’utente.

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