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Crosio: "Rimpatrio immediato dei delinquenti e chiusura dell’Hotel Bellevue di Cosio"

ECONOMIA E POLITICA - 12 12 2017 - Jonny Crosio

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«Chi non rispetta la legge e commette reati deve essere punito: non possiamo permettere che questi comportamenti vengano in qualche modo tollerati. La risposta deve essere forte, nel rispetto dei cittadini italiani che, pur non avendolo scelto, si trovano costretti a mantenere queste persone. Chiediamo che i presunti profughi divenuti spacciatori siano immediatamente rimpatriati e che l’albergo che li ospita venga chiuso».

 

Così il senatore della Lega Jonny Crosio che, venuto a conoscenza del grave fatto che ha coinvolto alcuni presunti profughi ospiti dell’Hotel Bellevue di Cosio Valtellino, ha immediatamente presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno, Marco Minniti, e della Giustizia, Andrea Orlando, per chiedere l’espulsione dei delinquenti e la revoca dell’abilitazione all’albergatore a partecipare ai bandi per l’accoglienza.

 

«Non ci interessano le scuse di un imprenditore che ogni anno, grazie a questi presunti profughi, incassa 950 mila euro - continua il senatore Crosio -: se non è in grado di controllarli e di evitare che commettano reati, addirittura portando la droga all’interno del suo albergo, che smetta di ospitarli».

 

«Purtroppo c’è un precedente che ci preoccupa: le strutture che accolgono i richiedenti asilo - conclude il senatore Crosio - sembrano diventate zone franche dove tutto è consentito e dove al più vengono comminate multe in denaro. È successo a Colorina la primavera scorsa, quando erano stati trovati lavoratori in nero, e temiamo che sarà lo stesso per l’Hotel Bellevue. Di questo passo i reati che vedono protagonisti i presunti profughi non potranno che aumentare: persone che noi manteniamo e che ripagano la nostra generosità commettendo reati».

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